Dopo diversi giorni si sono concluse nella giornata di sabato scorso le attività dei vigili del fuoco nell’ambito delle operazioni coordinate dalla Soprintendenza dell’Umbria per il recupero delle tome e dei numerosi reperti rinvenuti in loc San Donnino di Città della Pieve.
L’ultimo ad essere stato recuperato è sarcofago del peso di oltre 30 quintali ancora integro. Proprio questo particolare livello di conservazione ha richiesto un intervento estremamente delicato che è stato eseguito dai vigili de fuoco che hanno utilizzato tecniche ed attrezzature particolari. La tomba è stata sollevata con dei particolari cuscini ad aria che dallo spessore di pochi centimetri raggiungono ance l’altezza di 20 cm. sollevando oggetti anche molto pesanti. Ciò ha consentito di traslare prima il grosso manufatto e di posizionarlo oi su una particolare slitta per farlo uscire dalla tomba attraverso il dromos (un lungo corridoio della larghezza di circa 90 cm) ove in precedenza era stata già rimossa la porta in pietra a doppia anta.
Con le stesse tecniche e con l’impiego di paranchi e fasce di sollevamento nei giorni scorsi i vigili del fuoco della sede di Perugia e del Distaccamento di Città della Pieve, avevano provveduto al recupero degli altri materiali rinvenuti tra cui altri sarcofaghi, tre urne cinerarie ed altri reperti in ceramica e bronzo. Tutte le operazioni, seppur nell’angusto spazio sono state pianificate e svolte in sicurezza sia per gli operatori impegnati sia per non danneggiare gli importanti reperti che da oltre 2.000 anni si trovavano in quel campo normalmente destinato ad ospitare le diverse culture agricole.
Il personale della Soprintendenza ha pianificato e poi scandito le diverse fasi di lavoro per poter estrarre dalla tomba i preziosi manufatti etruschi senza danneggiarli e quindi rendere poi visibili al pubblico nella loro interezza. Le attività hanno visto il coinvolgimento dei tecnici del Comune di Città della Pieve, del personale della locale associazione di volontariato di protezione civile mentre il personale del Corpo forestale dello Stato, della Polizia provinciale, della Polizia municipale e i Carabinieri del nucleo operativo di Città della Pieve hanno sorvegliato per diversi giorni l’intera zona per evitare furti o danneggiamenti.