La ragione alla base di un successo cresciuto in 40 anni? L’intuizione che da un ‘gioco’ doveva nascere un’impresa. Questo lo snodo centrale del contributo che l’avvocato Giuseppe Caforio, portavoce di Radio Subasio, ha portato nel convegno ‘Perugia e le sue eccellenze – tutto il meglio visto da vicino’, tenutosi venerdì 13 maggio nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia.
L’appuntamento, uno dei tanti incardinati nella tappa umbra del tour ‘Panorama d’Italia’, giunto alla terza edizione e curato dalla rivista del Gruppo Mondadori, è stato moderato da Giorgio Mulè, direttore di Panorama, e come ospiti, oltre a Radio Subasio, Veronica Albergotti (Umbra Control), Chiara Bruni (responsabile Marketing e Comunicazione Cobat), Arianna Caprai (direttore marketing e web marketing, Cruciani C.), Stefano Mariotti (general manager Manifatture Sigaro Toscano), Luisa Todini (imprenditrice) e Maria Teresa Severini (assessore alla cultura, Comune di Perugia). Che l’Umbria abbia nel suo Dna un alto tasso di creatività, è stato il concetto richiamato in tutti gli interventi, al pari della professionalità, della voglia di aprirsi al mondo, della capacità di valorizzare l’aspetto della formazione, di ‘comunicare’ quanti valori ci sono dietro al generico concetto di Made in Italy. A frenarla – è stato sottolineato a gran voce – soprattutto la mancanza oggettiva di collegamenti, di quelle infrastrutture che, qualora ci fossero e funzionassero (una su tutte l’aeroporto San Francesco d’Assisi – ndr) – consentirebbero alla regione di “esplodere davvero”.
Alle realtà cresciute, sbocciate e consolidatesi nel tempo appartiene sicuramente Subasio, ora nella rosa delle 8 emittenti più ascoltate d’Italia (sono gli ascolti – ha detto Caforio – la variabile che incide per fare la differenza, più dei fatturati) e nelle 300 radio attualmente operanti, alcune delle quali, le più strutturate, entrano nei Grandi Gruppi economici che, più di sempre, le percepiscono come ‘un bene’. Subasio, recentemente, solo come raccolta pubblicitaria, ha fatto il suo ingresso nel circuito Mediamod (Mediset e Mondadori – ndr). Un panorama diverso da quello degli albori, dove la mancanza di regole e normative e l’energia dei pionieri facevano da sovrani – sempre le parole di Caforio – ma il cui sviluppo era già chiaro nella visione imprenditoriale della famiglia Settimi, fondatrice e proprietaria dell’emittente. A partire dalla volontà di trasformare i ragazzi che empiricamente ‘trasmettevano le canzoni’ in professionisti, grazie al primo Master italiano con titolo universitario per speaker radiofonici istituito con l’Università per Stranieri di Perugia e dalle cui varie edizioni sono usciti giovani che ora lavorano nelle principali radio italiane. Ed ancora, la consapevolezza di voler rimanere testimonial del territorio di appartenenza, l’Umbria, senza ipotesi di trasferimenti di sede in altre città, come Roma o Milano, più facili per l’attività, e di riuscire a farlo con la forza di rimanere se stessi e con quelle eccellenze, come l’olio, il vino, il tartufo, che sanno ‘comunicare’. Le stesse eccellenze che ad esempio, durante il Festival di Sanremo, partivano per la Liguria con i produttori regionali ed i principali Istituti Alberghieri connotando la presenza della Radio in modo unico.
Ma il domani è dietro l’angolo, ha concluso il portavoce, la ricerca continua al pari dell’attenzione alle nuove tecnologie; la proposta editoriale annovera ora 4 emittenti che vedono in Radio Subasio la rete madre e nelle emissioni di Subasio+, Radio Suby e RadioXL (via internet) profili differenti, pensati per incontrare nuovi ‘amici’ d’ascolto. Intanto il cantiere per la costruzione del grande evento che segnerà il “Compleanno Spettacolare” della Radio è quasi compiuto. Il centro storico di Perugia sarà percepito come una grande emittente, mentre sul palco, quasi fosse un mega-show televisivo, sfileranno le star della musica leggera, all’insegna di un dialogo tra canali di trasmissione diversi che sono futuro.