Sabato 7 dicembre alle ore 17.30 presso la sala del Consiglio Comunale di Todi, l’associazione Todi Terra di Vini è chiamata a partecipare all’evento di presentazione della guida di Repubblica su Todi, un momento dedicato alla valorizzazione della città e del territorio. Sarà un’occasione per parlare non solo dei contenuti della guida (eccellenze enologiche, gastronomiche, ristorazione, strutture alberghiere ed extra-alberghiere e molto altro), ma anche per raccontare i risultati e l’operato dell’Associazione nel suo primo anno di attività dalla costituzione.
Interverranno: il direttore de “Le Guide di Repubblica” Giuseppe Cerasa, il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, l’assessore al turismo Claudio Ranchicchio e il presidente dell’associazione Luca Baccarelli, proprietario della nota azienda vinicola Roccafiore, il quale esporrà la missione dell’Associazione, i primi risultati ottenuti e i progetti per il futuro.
“Todi Terra di Vini” nasce nel 2018 con lo scopo di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio e le eccellenze vitivinicole del territorio di Todi. L’Associazione racchiude al suo interno tutte le aziende vitivinicole del territorio tuderte, alle quali la Guida di Repubblica dedica un’ampia sezione e che sono impegnate sia sul fronte della produzione di uve che della trasformazione: Roccafiore, Tudernum, Cantina Pepucci, Tenuta San Rocco, Villa Sobrano, Todini, La Segreta, Baldassarri, Jacopo Paolucci, Fattoria Di Monticello, Istituto Agrario, Fabiano Zazzera, Istituto Diocesano Todi-Orvieto. In pochi mesi si è attivata per presentare al MIPAAF una richiesta di variazione della Doc Todi con l’inserimento di nuove tipologie. Questo era il primo ambizioso obiettivo che gli associati si erano prefissati, ma tanti altri sono già nell’agenda dei produttori di Todi.
“La mission dell’associazione” spiega Luca Baccarelli “è quella di innalzare gli standard qualitativi delle produzioni locali e portare tutte le cantine a livelli di eccellenza, dato la consapevolezza di appartenere ad un territorio ad altissima vocazione. E poi la promozione: far conoscere Todi attraverso i suoi vitigni autoctoni e il brand stesso della città. Oltre alle attività di pura comunicazione, sono in agenda per il mio mandato delle iniziative legate a progetti di ricerca scientifica in cooperazione con il dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia. Nello specifico, insieme al Prof. Palliotti ed il suo team di ricerca, l’intento è quello di sviluppare dei progetti sulla viticoltura di precisione e sostenibile, oggi tema molto sentito da tutto il comparto e fortemente attuale per le crescenti attenzioni in termini di rispetto verso l’ambiente.”
Luca sostiene inoltre: “fino a qualche anno fa avevamo un Consorzio con la sua Doc che poi ha chiuso per scarsa partecipazione dei produttori. Ora però ripartiamo con la consapevolezza che abbiamo un prodotto di qualità che esportiamo in decine di mercati. Primo grande risultato è stato quello di includere tutti, senza nessuna cantina che si è chiamata fuori”.
Il comparto vitivinicolo di Todi è vivace – 400 ettari di vigneti,1,5 milioni di bottiglie prodotte, un centinaio di addetti – ed in forte movimento – con una quota di esportazione intorno al 35% -, caratterizzato da grande dinamismo e voglia di fare – complice il mix di esperienza (alcune aziende hanno avuto origine nel 1800) e di freschezza imprenditoriale (oltre la metà sono nate nei primi anni 2000) – che sta prendendo la forma di un’entità collettiva che vuole diventare per Todi un ambasciatore di qualità ed eccellenza nel mondo. Comunicare attraverso il grechetto e gli altri autoctoni la città di Todi sarà una delle missioni più ambiziose e potenzialmente foriere di crescita per il territorio per l’Associazione.