Il caso del carabiniere Stefano Tittarelli, ai domiciliari dalla sorso mese di febbraio con l'accusa di adescamento di minorenni e per aver indotto tre donne a fare sesso è arrivato al possibile giudizio finale; infatti ieri l'avvocato Di Mario,difensore del brigadiere, ha prodotto e depositato in tribunale la richiesta del rito abbreviato condizionato.
Un atto resosi necessario dopo il parere della cassazione che aveva rigettato il ricorso presentato dai difensori di Tittarelli. Il pubblico ministero Michele Adragna all'esito del giudizio aveva fatto scattare la richiesta di giudizio immediato.
Il caso
Lo scorso febbraio il Gip Alberto Avenoso aveva ordinato il fermo del carabiniere 45enne con l'accusa di violenza sessuale e sfruttamento di tre donne: una prostituta che concedeva sesso gratuito in cambio di protezione, una ragazzina ed una disabile.
L' arresto avvenne il sabato 6 Febbraio, a conferma del risultato delle indagini condotte dai carabinieri del reparto operativo di Perugia e coordinate dal PM, Michele Adragna, per fatti avvenuti nel 2015.
Il Carabiniere é sempre stato difeso dall'avvocato Nicola di Mario il quale all'epoca dichiarava “Prima di poter fare qualsiasi commento è indispensabile leggere l’ordinanza di custodia cautelare e gli elementi posti a fondamento dell’accusa” ma fatti e testimonianze confermate furono nequivocabili anche grazie al supporto di materiale video .