Presentata alla stampa dal direttore artistico Enrico Bronzi la 74esima edizione della Sagra Musicale Umbra (si svolgerà dal 7 al 22 settembre 2019), che per questa stagione avrà una formula innovativa, fortemente tematizzata e aperta ad esperienze che vanno dalla musica alla danza, dalle arti multimediali fino all’etnomusicologia.
Il titolo della Sagra del 2019 è: “…e tu, uomo? La musica dal profondo”.
“Il tema guida dell’intera edizione è quello del rapporto ancestrale, per l’appunto profondo e antico, dell’umanità con la musica. L’esigenza antropologica fondamentale di produrre suoni e usarli per scopi comunicativi, sociali e funzionali è una realtà incontrovertibile. Si è sempre cantato o suonato per esprimere l’amore, per superare il lutto, per celebrare le feste, per rivolgersi alla divinità e alludere all’ineffabile, per scandire il ritmo di lavoro, per affermare l’identità di una comunità, per liberare l’espressività del corpo e persino per superare il confine della coscienza.
La musica è vista qui come la compagna dell’uomo ancora prima delle origini delle civiltà. Testimoni di questo sono gli innumerevoli reperti archeologici che hanno a che fare con la pratica musicale: flauti in osso, ocarine, sonagli di conchiglie, fischietti.
Questo rapporto ancestrale non si esprime solo attraverso il filtro suggestivo dei grandi pionieri dell’etnomusicologia (spesso ammantati dell’aura fascinosa dei grandi archeologi) e dei loro successori, ma anche attraverso il fervido apporto di grandi musicisti che hanno riallacciato il filo con la musica identitaria dei popoli attraverso un dialogo creativo e ri-creativo: in primis Bela Bartók, e Zoltan Kodály, ma anche György Ligeti, Frank Martin e molti altri ancora. È interessante distinguere chi ha scelto questo campo d’azione con uno spirito scientifico-storico e chi invece ne ha fatto un uso più disinvolto, utilizzando il gesto musicale del folklore come una fonte d’ispirazione libera, spesso servendosi del registro arcaico o popolaresco come nutrimento per la propria immaginazione.
Il rapporto col canto originario sarà declinato in molti modi e attraverso molte sfumature, dai modi del canto magiaro al collagesinfonico-etnico dell’Oriente di Tan Dun (con il concerto multimediale “The Map”), dal popolaresco “à la mode” reinventato da Haydn e Brahms, al canto georgiano polifonico che per primo ricevette la tutela dell’Unesco come “patrimonio immateriale dell’umanità” nel 2001.
Molti gli spunti di questa edizione: le danze rumene e ungheresi di Bartók, sotto forma di dialogo tra l’Orchestra da Camera di Perugia e Muszikás, il maggiore ensemble magiaro di oggi.
In questa sede tratteremo di quel suggestivo equivoco tra magiaro e «ungherese», aggettivo impropriamente legato a tutto il materiale sonoro che veniva dal Danubio, e che ha rappresentato una fonte inesauribile di ispirazione per autori come Haydn, Brahms, Liszt.
Come guide sicure in questi affascinanti temi avremo Nicola Scaldaferri e Renato Morelli, grandi studiosi e appassionati divulgatori nell’ambito delle musiche di tradizione orale.
Avremo poi una ricca rassegna di giovani musicisti di grande talento, in collaborazione con Musica con le ali, Le Dimore del Quartetto, il Conservatorio «Morlacchi».
Il nostro ringraziamento va anche alla Galleria Nazionale dell’Umbria, che ospiterà nello splendore della sua sala principale quattro dei nostri concerti, mettendo in proficuo dialogo arte e musica.
Con la produzione del video-mapping di Karmachina «Viaggio in Italia. Ethnomusic Video Mapping» la Sagra Musicale Umbra compie per la prima volta un passo importante nell’ambito dei linguaggi multimediali. Il video-mapping è un’installazione audiovisiva sulle superfici di un edificio, effettuata con speciali tecniche di mappatura dei profili architettonici. Lo straordinario valore artistico e storico degli edifici monumentali perugini si presta particolarmente a questo tipo di istallazione artistica, che non usa i prospetti degli edifici come un mero supporto per le proiezioni, bensì come parte integrante della creazione artistica originale. La facciata prescelta, nel caso specifico la parete del Duomo rivolta sul Corso Vannucci, vivrà di una sua vita propria, trasformandosi in una superficie cangiante in cui il racconto delle tematiche affrontate si mescola con la sottolineatura dei dettagli architettonici della Cattedrale che costituiscono una traccia chiarissima della storia stessa della città.
L’opera multimediale verrà presentata in occasione del concerto inaugurale di Basiani, il più emozionante complesso polifonico tradizionale georgiano di oggi, per poi venire riproposto più volte ogni sera per un’intera settimana.
Il video-mapping è una forma d’arte contemporanea, ma è anche uno straordinario strumento di comunicazione, che mette in dialogo musica, fotografia, cinema ed elaborazione digitale, pur non esaurendosi in nessuno di questi ambiti specifici, anzi costituendosi come genere a sé, tra i più suggestivi e potenti della contemporaneità. Con il cinema ha in comune la tecnica del montaggio, ma nel video-mapping le associazioni sono in un certo senso più libere e cariche di significati soggettivi e associazioni mentali.
Il video-mapping costituirà un po’ l’evento-simbolo della Sagra 2019, se non altro per il suo potere evocativo e di dialogo con la città di Perugia.
A settant’anni esatti dalla prima italiana presso il Maggio Musicale Fiorentino, la Sagra Musicale Umbra porta in scena il balletto Nobilissima Visione di Paul Hindemith, scritto nel 1938.
Nella primavera del 1937, mentre si trovava a Firenze, Hindemith fu molto colpito dagli affreschi di Giotto nella Cappella Bardi in Santa Croce, e in particolare da quelli che raffiguravano alcuni episodi della vita di Francesco d’Assisi dopo la sua conversione. L’incontro con il coreografo e danzatore Léonide Massine induce il compositore alla composizione non di un opera, bensì di un balletto in cui trovano eco una vocazione spirituale già insita nella sensibilità di Hindemith e un ripensamento dei valori pittorici-gestuali di Giotto.
La prima rappresentazione della “leggenda danzata” in sei quadri Nobilissima Visione ebbe luogo al Covent Garden di Londra il 21 luglio 1938, sotto la direzione dell’autore e con la coreografia di Massine realizzata dal “Ballet Russe de Monte-Carlo”, di cui egli era direttore artistico. Ma già durante la composizione Hindemith aveva pensato di ricavarne una suite orchestrale che riprendesse alcuni momenti del balletto. La partitura della suite rielabora come primo movimento articolato in Introduzione e Rondò i numeri 8 (meditazione del Santo) e 10 (nozze di Francesco con madonna Povertà); la parte centrale collega i numeri 4 e 5, rispettivamente il saccheggio della città da parte dei mercenari (Marcia) e l’apparizione delle tre donne, allegorie della Castità, della Povertà e dell’Obbedienza (Pastorale). Conclude il tutto, come nel balletto, la Passacaglia che celebra il Trionfo del Santo, con le lodi del Cantico delle creature, contrassegnato dall’iscrizione «Incipiunt laudes creaturarum».
Su questa Suite si basa la produzione originale della Sagra, con la coreografia della Compagnia di Nicola Galli, una delle realtà più promettenti della danza contemporanea, insieme all’Orchestra da camera di Perugia.
L’idea di riportare alla luce una partitura di grande valore, quasi assente dal repertorio nazionale, si sposa con la suggestione potentissima di restituirla sul sagrato della Basilica superiore d’Assisi, dove la spiritualità francescana pervade ogni singola pietra.
Non mancheranno i protagonisti di grande levatura, come Philippe Herreweghe, Giovanni Sollima, l’Orchestre des Champs-Elysées, il Collegium Vocale Gent, l’Orchestra della Toscana, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura, Nicola Galli, Basiani Ensemble, Múszikas.
Tanti i gruppi da camera e i giovani solisti: Trio di Parma, Simonide Braconi, Quartetto Werther, Quartetto Berlin-Tokyo, Quartetto Noûs, Giuseppe Gibboni e tanti altri, oltre a una nutrita rassegna corale con quattro concerti nella Chiesa di S. Ercolano di Perugia (Coro dell’Università degli Studi di Perugia, il Coro ArmoniosoIncanto, il Coro Santo Spirito Volumnia, l’Accademia degli Unisoni) e un concerto nell’Aula Magna dell’Università degli Stranieri di Perugia con il Coro ebraico HA-KOL, che sarà preceduto da una conferenza di Anna Foa” – Enrico Bronzi.
Sabato 7 settembre • ore 18:00
Trevi • Teatro Clitunno
Giacomo Cardelli, violoncello
Margherita Santi, pianoforte
Johannes Brahms: Sonata n. 1 in mi minore op. 38
Robert Schumann: Phantasiestücke op. 73
Dmitri Shostakovich: Sonata in re minore op. 40 (1934)
Domenica 8 settembre • ore 18:00
San Gemini • Abbazia di San Nicolò
DAL DANUBIO ALLO SHANNON: TRE SECOLI DI POPOLARESCO NELLA MUSICA DA CAMERA
Trio di Parma
Ivan Rabaglia, violino
Enrico Bronzi, violoncello
Alberto Miodini, pianoforte
con Simone Braconi, viola
Franz Joseph Haydn: Trio in sol maggiore Hob. XV:25, “All’ongarese”
Frank Martin: Trio su melodie popolari irlandesi (1925)
Witold Lutosławski: “Bukoliki” (Bucoliche, 1952), versione per viola e violoncello
Johannes Brahms: Quartetto con pianoforte in sol minore op. 25, “Alla zingarese”
Venerdì 13 settembre • ore 20:45 • Concerto inaugurale
Assisi • Sagrato della Basilica Superiore di San Francesco
NOBILISSIMA VISIONE
Orchestra da Camera di Perugia
Compagnia di Danza di Nicola Galli
Enrico Bronzi, direttore
Franz Liszt: “Angelus!” (Années de pèlerinage, III anno; trascrizione per orchestra d’archi)
Richard Wagner: Idillio di Sigfrido
Paul Hindemith: “Trauermusik” (Musica funebre, 1936), versione per violoncello e orchestra d’archi; Suite dal balletto “Nobilissima Visione” (1938), versione per piccola orchestra
Sabato 14 settembre • ore 12:00
Perugia • Palazzo della Penna
Conferenza di Renato Morelli sul canto georgiano
Sabato 14 settembre • ore 17:00
Torgiano • Cantine Lungarotti
Quartetto Berlin-Tokyo
Tsuyoshi Moriya, violino
Dimitri Pavlov, violino
Gregor Hrabar, viola
Ruiko Matsumoto, violoncello
Franz Joseph Haydn: Quartetto in mi bemolle maggiore op. 33 n. 2, “Lo Scherzo”
Ludwig van Beethoven: Quartetto in do diesis minore op. 131
Sabato 14 settembre • ore 21:00
Perugia • Sagrato della Cattedrale di San Lorenzo
VIAGGIO IN ITALIA– ETHNOMUSIC VIDEO MAPPING
Un Viaggio nelle Polifonie dell’Italia sacra e profana
A cura di
Con la partecipazione di Basiani (Tblisi) – Ensemble Folkloristico del Patriarcato Georgiano
Canti georgiani sacri e di lavoro
Domenica 15 settembre • ore 12:00
Montefalco • Complesso Museale di San Francesco
CANTI PER BRINDISI
Basiani (Tblisi) – Ensemble Folkloristico del Patriarcato Georgiano
Canti per brindisi – Mravalzhamier
Domenica 15 settembre • ore 18:00
Perugia • Basilica di San Pietro
Collegium Vocale Gent
Orchestre des Champs-Elysées
Philippe Herreweghe, direttore
Felix Mendelssohn: “Mitten wir im Leben sind” op. 23 n. 3, Choralkantate a 8 voci
Anton Bruckner: “Christus factus est”, graduale a 4 voci; Due Aequali per tre tromboni
Johannes Brahms: “Warum ist das Licht gegeben?” op. 74 n. 1, mottetto a 4-6 voci
Anton Bruckner: Messa n. 2 in mi minore per coro a 8 voci e 15 strumenti
Lunedì 16 settembre • ore 12:00
Perugia• Sala Maggiore della Galleria Nazionale dell’Umbria
MUSICA IN GALLERIA
Quartetto Werther
Misa Jannoni Sebastianini, violino
Martina Santarone, viola
Simone Chiominto, violoncello
Antonino Fiumara, pianoforte
Robert Schumann: Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47
Gabriel Fauré: Quartetto n. 2 in sol minore op. 45
Lunedì 16 settembre • ore 17:00
Perugia • Chiesa di Sant’Ercolano
CORI ALLE CINQUE
Coro dell’Università degli Studi di Perugia
Marta Alunni Pini, direttore
Lunedì 16 settembre • ore 21:00
Norcia
TWO FOR TREE AND ORCHESTRA
Paolo Fresu, tromba e flicorno
Daniele di Bonaventura, bandoneon
Orchestra da Camera di Perugia
Martedì 17 settembre • ore 12:00
Perugia• Sala Maggiore della Galleria Nazionale dell’Umbria
MUSICA IN GALLERIA
Emma Parmigiani, violino
Ludovica Rana, violoncello
Maddalena Giacopuzzi, pianoforte
Ludwig van Beethoven: Trio in re maggiore op. 70 n. 1, “Trio degli Spettri”
Johannes Brahms: Trio in si maggiore op. 8
00
Martedì 17 settembre • ore 17:00
Perugia • Chiesa di Sant’Ercolano
CORI ALLE CINQUE
Coro di Santo Spirito – Volumnia
In-Sang Hwang, direttore
Antonio Vivaldi: Gloria in re maggiore RV 589
Alexis Lvoff: Stabat Mater (1851)
Martedì 17 settembre • ore 21:00
Perugia • Chiostro del Rettorato dell’Università degli Studi
TWO FOR TREE AND ORCHESTRA
Paolo Fresu, tromba e flicorno
Daniele di Bonaventura, bandoneon
Orchestra da Camera di Perugia
Mercoledì 18 settembre • ore 12:00
Perugia• Sala Maggiore della Galleria Nazionale dell’Umbria
MUSICA IN GALLERIA
Giuseppe Gibboni, violino
Ludovica De Bernardo, pianoforte
Piotr Il’ich Tchaikovsky: Valse-Scherzo in do maggiore op. 34
Nicolò Paganini: Due Capricci op. 1 per violino solo
Sergei Rachmaninov: Cinque Etudes-Tableaux op. 33 per pianoforte
Henryk Wieniawski: Thème original varié op. 15
Johannes Brahms: Sonata n. 3 in re minore op. 108
•Viaggio attraverso la musica ebraica•
Mercoledì 18 settembre • ore 16:30
Perugia • Sala Goldoni, Università per Stranieri
Conferenza di Anna Foa
Mercoledì 18 settembre • ore 18:00
Perugia• Aula Magna, Università per Stranieri
Coro Ha-Kol, Coro Ebraico di Roma
Camilla Di Lorenzo, direttore
Antonio Cama, pianoforte
Giovedì 19 settembre • ore 12:00
Perugia • Sala Maggiore della Galleria Nazionale dell’Umbria
Quartetto Noûs
Tiziano Baviera, violino
Alberto Franchin, violino
Sara Dambruoso, viola
Tommaso Tesini, violoncello
György Kurtág: Hommage à Mihály András, 12 Microludi op. 13 (1978)
Paul Hindemith: Quartetto n. 4 op. 22 (1921)
Felix Mendelssohn: Quartetto in la minore op. 13
Giovedì 19 settembre • ore 17:00
Perugia • Chiesa di Sant’Ercolano
CORI ALLE CINQUE
Accademia degli Unisoni
Leonardo Lollini, direttore
“Tristis est anima mea”
Musiche di Monteverdi, Gesualdo, Carissimi, Purcell, Alessandro e Domenico Scarlatti, Lotti e Michael Haydn
Giovedì 19 settembre • ore 21:00
Perugia • Basilica di San Pietro
Orchestra del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia
Piero Caraba, direttore
•Giornata ungherese: omaggio a Bartók e Kodály •
Venerdì 20 settembre • ore 12:00
Perugia • Palazzo della Penna
Conferenza-Concerto tenuta da
Nicola Scaldaferri e Vladimir Bogdanović(violoncello)
Zoltán Kodály: Sonata in si minore per violoncello solo op. 8 (1915)
Venerdì 20 settembre • ore 17:00
Perugia • Chiesa di Sant’Ercolano
CORI ALLE CINQUE
Coro Armoniosoincanto
Franco Radicchia, direttore
Musiche di Zoltán Kodály, Béla Bartók e Lajos Bárdos
Venerdì 20 settembre • ore 21:00
Perugia • Auditorium San Francesco al Prato
Muzsikás Ensemble
Mihály Sipos, violino & citera
László Porteleki, violino, kobo, tambura & vocals
Péter Éri, viola, kontra, flauti & mandolino
Dániel Hamar, contrabbasso, gardon, tamburo & presentatore
Mária Petrás, canto
Orchestra da Camera di Perugia
Béla Bartók: Danze popolari rumene (versione per piccola orchestra, 1917); Danze contadine
György Ligeti: Sei Bagatelle (1953) per quintetto di fiati
Musiche di tradizione popolare magiara
Sabato 21 settembre • ore 12:00
Panicale • Santuario di Mongiovino
Altissima Luce: Maria esempio di virtù e luce della fede
Ensemble Vocale Libercantus
Vladimiro Vagnetti, direttore
Musiche del tardo Medioevo e di Tomás Luis de Victoria, Hans Leo Hassler, Franz Biebl, Benjamin Britten, Trond Kverno, Piero Caraba, Carlo Pedini, Urmas Sisask e Stefano Teani
Sabato 21 settembre • ore 21:00
Perugia • Auditorium San Francesco al Prato
THE MAP
ORT – Orchestra della Toscana
Giovanni Sollima, violoncello
Enrico Bronzi, direttore
Maurice Ravel: “Ma mère l’Oye”, Suite per orchestra (1911)
Tan Dun: “The Map” (La carta geografica, 2003), Concerto per violoncello, video e orchestra
Domenica 22 settembre • ore 11:30
Perugia • Cattedrale di San Lorenzo
Messa solenne cantata
Cappella Musicale della Basilica Papale di S. Francesco in Assisi
Padre Giuseppe Magrino OFM conv,direttore
Eugenio Becchetti, organo
•Musica della speranza•
Mercoledì 11 settembre • ore 10:00
Perugia • Opere Pie Donini
Quintetto di Ottoni dell’Orchestra da Camera di Perugia
Mercoledì 11 settembre • ore 15:00
Perugia • Complesso Penitenziario di Capanne
Quintetto di Ottoni dell’Orchestra da Camera di Perugia