Anche in Umbria i ristoratori hanno dati inizio alla protesta #ioapro, un’iniziativa che sta raccogliendo sempre più adesioni in tutta Italia.
Scelta eclatante di “disobbedienza” ai divieti previsti dal Dpcm che molti ristoratori in tutta Italia sono pronti a mettere in atto alla scadenza delle misure attualmente in vigore. E nella giornata di ieri, l’hashtag #ioapro è diventato virale, con tanti video e messaggi di esercenti della ristorazione pronti a questa forma di protesta per non correre il rischio di vedere compromesso il futuro delle proprie attività. Alcuni di loro hanno espresso le proprie posizioni in maniera chiara e decisa, come nel caso del video.
E mentre in Italia si registrano già oltre centomila adesioni all’ìiniziativa, per quanto riguarda il capoluogo di regione l’unico locale ad aver apertamente annunciato di aderire alla iniziativa di disobbedienza è il Gale di Ferro di Cavallo che ieri sera intorno alle 20 è stato raggiunto da polizia e carabinieri che si sono presentati alla pizzeria e hanno sanzionato i titolari, identificato venti clienti (a cui presto, probabilmente, arriverà una multa) e dunque hanno fatto chiudere il locale.
Daniele Bartolini, uno dei soci del locale, era cosciente di quanto poteva accadere. Già nel tardo pomeriggio aveva ricevuto la visita delle forze dell’ordine che gli avevano spiegato che non si poteva rimanere indifferenti e che sarebbero tornati per un controllo. Nonostante tutto la decisione è stata quella di andare avanti, consapevoli del rischio di una sanzione da 400 euro di multa e di possibili cinque giorni di chiusura. “Abbiamo l’assistenza di uno studio legale che si occuperà delle contestazioni e che eventualmente tutelerà i nostri clienti”, aveva sottolineato Benedetti. Evidenziando come tra la gente ci sia voglia di normalità. Tanto che loro, ieri,avevano fatto il tutto esaurito in fatto di prenotazioni. Sarebbe stato tutto pieno anche stasera e domani. Invece sono arrivate le forze dell’ordine.