Una strage silenziosa e inesorabile. Sono tremila i morti per il cancro che ogni anno si contano in Umbria. 3.077 per la precisione. E’ questa la media del decennio 2007-2016. I dati sono ufficiali e sono quelli elaborati del registro tumori dell’Umbria. Numeri che segnalano “una particolare incidenza di affezioni neoplastiche”. Assimilabile a quella di “ambienti urbani”. E’ quanto sostiene Aldo Ferrara, specialista in malattie respiratorie, già titolare di cattedre all’Università di Siena e Milano, a cui è stata affidata una consulenza tecnica dall’avvocato Valeria Passeri, vicepresidente del Wwf Perugia.
E come riporta un servizio completo del Corriere dell’Umbria le punte dei decessi per tumore nell’ultimo anno censito, il 2016, sono distribuite soprattutto in Alto Tevere e nel Sud della regione.
Rilevanza dei casi Terni e Città di Castello sopra la media regionale standardizzato di incidenza per Comune dei nuovi casi tra 2011 e 2015, si vede che, per gli uomini, Città di Castello è a 838,48 casi ogni 100 mila abitanti contro una media regionale di 752,4. Terni a 800,28.
Sopra la media anche Gubbio (782,79), Foligno (778,62), Assisi (762,75). Sotto Perugia (728,75) e Spoleto (721,76). Per le donne Terni (563,63) supera Castello (561,27), attestandosi comunque entrambe sopra la media umbra (525,84). Qui sopra la media ci sono Perugia (535.84) e Spoleto (537,82). Sotto Foligno (493,82), Assisi (510,56) e Gubbio (502,04). Anche i dati della mortalità vedono al top Città di Castello e Terni.