Di Ciuenlai – Mancano tre anni e mezzo all'appuntamento, ma già ci si organizza. La corsa a candidato sindaco di Perugia nel Pd è, come abbiamo raccontato nelle prime tre puntate, in pieno e caotico svolgimento.
Solo così si può spiegare il pullurare di iniziative “programmatiche” sulla città, messe in piedi da robusti papabili al ruolo. Sabato, con l'imprimatur del Sottosegretario Giampiero Bocci, è andata in onda la Kermesse di Andrea Cernicchi. Le cronache parlano di sala piena ed insufficiente “a contenere tutti gli intervenuti”. Se l'ex assessore l'aveva pensata come occasione di rilancio della sua figura nella corsa a Palazzo dei Priori, l'ha pensata bene. Unico neo, se ho capito bene, la provenienza della presenza. Poco Pd tante associazioni e cittadini non militanti di partito. Una specie di sentenza di morte nel caso di consultazione prevalentemente interna ai democratici.
Passato Cernicchi, scende in Campo il Consigliere Regionale Attilio Solinas che , il 12 di questo mese, si esibisce alla Sala della Vaccara in “Perugia Futura”, con soggetto a cura della Minoranza Pd e la straotrdinaria partecipazione dei Renziani di Leonelli (quelli di Guasticchi stanno a guardare, ma sembrano più vicini a Cernicchi). Solinas ci crede e ha deciso di partire, anche lui, da lontano. Oltre a questo appuntamento si parla anche di cene e rinfreschi per incontrare gente e far conoscere la sua volontà e le sue idee. I bersaniani “del donca” sembra che si siano ricompattati su questo nome abbandonando altre proposte come quella di Enrico Menichetti.
Allora Bocci per Cernicchi, Minoranza e Renziani “superdoc” per Solinas, Fassino per la Sereni e i giovani turchi che fanno? Non stanno alla finestra, anzi la corrente è convinta che, alla fine, il nome uscirà dal suo cilindro. Intanto, quattro anni e mezzo prima, puntano a blindare la successione alla Marini.
Il fortunato risponderebbe al nome di Giampiero Giulietti. Come dite? Corro troppo? Anche loro! Per Perugia, ufficialmente non circola nessun nome. Valeria Cardinali continua a scalpitare e a non considerarsi fuori dai giochi. Ma “gli ottomani” non la sposano e non la mettono nemmeno nell'Harem.
Per la serie “eppur si muove” fonti di “dei minori” della corrente parlano di un chiacchiericcio intorno ad un personaggio che avrebbe le caratteristiche chieste da Fassino. Uno di fuori che conosce Perugia. L'identikit immediato ha portato ad un profilo molto simile al Presidente dell'Adisu Maurizio Oliviero. E visto che siamo in tema di boutade, in linea con i ritorni di Bassolino a Napoli e di Rutelli a Roma, circola, negli ambienti universitari di Perugia, il nome di “un grande vecchio” disposto a riscendere in pista. Alla prossima!