Dal titolo “Perugia dalle origini alla fine del mondo antico”, realizzato dal regista Eugubino Marcello Traversini e prodotto dalla Danae Production.
Alla presentazione del documentario interverranno – presente il regista Marcello Traversini – l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini; l’assessore comunale alla cultura e turismo di Perugia dott.ssa Teresa Severini; il Cavaliere Carlo Colaiacovo presidente della Fondazione Casssa di Risparmio di Perugia; l’ing. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia; il dottor Giulio Cesare Giordano.
Presidente del Centro Internazionale della Cooperazione Culturale di Perugia ; il professor Mario Torelli, Accademico dei Lincei – docente di Archeologia alla Università di Perugia; il professor Franco Mezzanotte , docente di Storia Medioevale all’Universsità di Perugia; la dottoressa Giordana Benazzi, esperta di Storia dell’Arte, e il giornalista Angelo Speranza. Il documentario, basato sulle fonti storiografiche, attraversa oltre un millennio di storia cittadina seguendone i percorsi, gli insediamenti e i monumenti principali che hanno caratterizzato prima il periodo umbro, poi quello etrusco, quello romano e infine quello bizantino.
Che Perugia sia una città dalle origini molto antiche viene percepito tanto da chi ci vive che da chi visita la città più o meno velocemente. I perugini sono orgogliosi dell’origine misteriosa e nobile della loro città, in bilico tra le grandi civiltà greca e romana, ma poco sanno degli eventi che caratterizzano la storia cittadina dei secoli più antichi, anche perché le fonti non ne danno notizia per quanto riguarda i secoli precedenti il IV secolo a.C. Il video – già disponibile anche in versione inglese – vanta immagini e testi originali frutto di lunghe ricerche, attraverso i quali si propone di raccontare le vicende storiche che hanno percorso la città di Perugia, per contribuire alla conoscenza dell’evoluzione religiosa, culturale, artigianale e commerciale dei diversi popoli che si sono succeduti nei secoli nel territorio Umbro. Il documentario dà quindi ampio risalto ai reperti, alle testimonianze e al patrimonio storico, culturale e artistico di Perugia, una città che può vantare, nel corso del tempo, una ricchezza di culture, memorie e accadimenti straordinariamente ricca e varia.
La traccia del documentario – Porta Marzia, che si apre a sud nelle mura di Perugia, doveva svolgere una funzione autocelebrativa della città nel momento della sua massima fioritura (III secolo a.C.). Essa ci mostra, affacciati ad una balaustra, i due mitici fratelli fondatori di città etrusche Ocno e Auleste, di cui Servio, un antico commentatore dell'Eneide, racconta che colonizzarono la Valpadana e l'area umbro toscana, prendendo strade diverse per evitare conflitti. Ocno andò a fondare Felsina (Bologna) e Mantova, Auleste fondò Chiusi e Perugia. Il nome del conditor urbis, in forma neoetrusca (Auleste), è affine a nomi gentilizi chiusini e ciò rende credibile la leggenda. La ministoria della fondazione di Perugia ebbe uno straordinario successo nel Medio Evo e il fondatore, modificato il suo nome in Eulisteì, non solo nel 1278 venne rappresentato da Nicola e Giovanni Pisano sulla Fontana Maggiore, ma diventò protagonista di un poema epico, l'Eulistea, commissionato nel 1293 dal libero Comune al poeta e astrologo Bonifacio da Verona.
La tradizione vuole, seguendo il racconto di Gregorio Magno, che le mura di Perugia a quasi mille anni dalla loro costruzione, assalite da Totila durante la guerra che contrappose Goti e Bizantini nel VI secolo d.C., venissero difese dal Vescovo Ercolano, eroico defensore civitatis fatto decapitare dal re barbaro e sepolto proprio sotto le stesse mura. Tra VI secolo a.C. e VI secolo d.C. si dipana la complessa storia della città di Perugia, dalle radici umbre al ruolo di potente lucumonia etrusca nell'ambito della Dodecadopoli, dal fiorire di una ricca classe aristocratica nel suo circondario al consolidarsi del centro urbano cinto di mura, dalla contrapposizione all'espansionismo romano al processo di adozione della cultura e della lingua che Roma andava estendendo a tutti i popoli italici, dall'avvento del Cristianesimo al ruolo di roccaforte dell'Impero sulla strada tiberina tra le due capitali Roma e Ravenna.
Gli eventi storici e i caratteri peculiari della produzione artistica umbra, etrusca, romana e bizantina fluiscono e si intrecciano nellíaffollato panorama archeologico della città di Perugia, che si arricchisce man mano di appassionanti scoperte, di aggiornati studi e di restauri rivelatori di questo documentario vuole essere una utile sintesi.