I graffiti, per quanto a volte esteticamente belli da vedere, non piacciono a tutti. Specialmente quando deturpano luoghi pubblici e danneggiano oggetti, tra cui addirittura i pannelli antirumore posti sul raccordo Perugia-Bettolle.
Gli autori dei murales, durante gli anni, sono stati individuati grazie alle indagini (ora concluse dalla Procura di Perugia) coordinate dal comandante della Municipale, Nicoletta Caponi.
Tra il 2016 e il 2020 (appena prima dell’inizio del lockdown di marzo) sono stati imbrattati più di 200 muri, edifici e luoghi pubblici in generale, ma non sono mancate nemmeno scritte e imbrattamenti su segnali stradali e sui piloni del minimetrò.
Ben 12 writers (difesi dagli avvocati Laura Modena, Francesco Gallo, Federico D’Ambrosio, Elodia Mirti, Alfredo Lovelli, Letizia Magnini, Ivo Fagiolari e Helena Ercoli) dovranno rispondere dell’accusa di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
A fine marzo del 2019, anche il Minimetrò era stato sfregiato da scritte vandaliche, che avevano colpito due vetture sulle cui fiancate erano comparsi dei “disegni”, fatti con la bomboletta spray.