Di Ciuenlai – E' la giornata dei banchetti del Pd. E' la giornata dell'Isola (pardon del partito) che non c'è.
Un tentativo disperato di mostrare una realtà inesistente. Non basta stare in piazza qualche giorno con due sedie e qualche iscritto per nascondere la verità fatta di circoli sempre chiusi, di iscritti che calano a vista d'occhio, di personale politico sempre più scadente, di un mondo sempre più privo di valori, ideali e punti di riferimento certi, nel quale il collettivo vale meno di niente, di correnti e di personaggi (o meglio di partiti nel partito) il cui potere è diventato assoluto.
E del resto è l'andamento delle cose a dimostrare che tutto questo è solo una operazione propagandistica. In questi giorni a Perugia, come abbiamo documentato nelle settimane scorse, è iniziata la corsa per il candidato sindaco nel 2019. Alcuni concorrenti hanno già iniziato a “parlare con la città” attraverso iniziative pubbliche e private “per raccogliere utili indicazioni da mettere nel programma elettorale”. La stessa cosa ha fatto il segretario comunale Giacopetti a nome del Pd. Bene se ci fosse un partito non dovrebbe essere così. Il programma lo fa il Pd e i candidati dovrebbero essere costretti ad adottare quello “del collettivo”. Ma invece sarà il progetto di chi vince quello che farà fede. Sig. Giacopetti si risparmi la fatica, perchè la sua lodevole iniziativa, come i banchetti, non serviranno a cambiare l'andamento delle cose.
Se non ci credete ve lo dimostro. Bersani ha “vinto poco” le elezioni su un programma di coalizione. I parlamentari del Pd sono stati votati ed eletti su quel programma. Renzi è al Governo con un progetto totalmente diverso, a tratti addirittura alternativo e di destra, che niente ha a che fare con la tradizione della sinistra. Questo perchè il Pd non è un partito ma un luogo da usare, un porto di mare dove tutti, indipendentemente come la pensano, possono trovare approdo e scalare. E' già il partito della nazione, il posto unico del potere.