Darko Strelnikov – La riconferma di Giacopetti alla segreteria comunale del Pd di Perugia passa per una larga alleanza tra diverse componenti, apparentemente distanti tra di loro, ma unite nell'obbiettivo da raggiungere : un candidato condiviso per la corsa a Sindaco del 2019 .
E allora renziani d ella prima ora, quelli della seconda e della terza ora, con gli Orfiniani in testa e minoranza Pd (si quella che fa la guerra a Renzi), si sono stretti per scongiurare la presa di una delle ultime “bastiglie” non ancora in mano al sottosegretario Giampiero Bocci.
A scatenarla sarebbe stata la sua intesa con l'ex assessore alla cultura Andrea Cernicchi che godrebbe ancora di “buonissima stampa” nel capoluogo. Una specie di sbarramento precauzionale per eliminare questi possibili concorrenti “sul nascere”. Ma siamo solo all'antipasto. Il proseguo del pranzo si annuncia difficile. Bisogna trovare un concorrente unico alle primarie che metta insieme tutte queste anime ognuna delle quali ha un suo preferito.
Non è un segreto per nessuno che la Governatrice e quelli di Orfini puntano sulla Senatrice Valeria Cardinali. Nella stessa area prova a giocarsela anche il giovane Tommaso Bori. La minoranza punta dritto invece su Enrico Menichetti. E i renziani della prima ora? Per ora tacciono ma fanno sapere che stanno lavorando sulla famosa società civile. Ma sotto sotto un candidato ce l'hanno già. Non è infatti improbabile che il segretario regionale Giacomo Leonelli possa essere indotto a giocare questa partita. Per ora sta sotto coperta spettando che gli altri “si brucino”.
Intanto si fanno programmi. Oddio, si fanno annunci. Il progetto (se così si può chiamare) di Giacopetti sembra più uscito da un volantino di propaganda che da una attenta e approfondita riflessione politica. Vedremo! Quello che è certo che il Pd a Perugia continua a vivere sotto la cappa di una ambiguità mai abbandonata. Occorrerebbe una svolta che , a due anni dalla sconfitta elettorale, ancora non si è vita. Finchè non viene espressa una chiara e convincente autocritica sul passato, sarà sempre immobilizzato, nella sua sporadica azione di opposizione, dal fatto di avere governato per tanti anni e di essere quindi indicato come il principale responsabile dei guai di Perugia. Non è questione di nomi è questione di linea.