Un ateneo “globale”, che va anche da coloro che non possono spostarsi dai loro paesi, “puntando a incentrare il proprio futuro sul proprio cuore antico”:
è uno dei punti qualificanti del programma di governo dell'Università per Stranieri di Perugia illustrato stamattina dal rettore uscente e ricandidato alla guida di Palazzo Gallenga, il professor Giovanni Paciullo.
In una conferenza stampa nella sala goldoniana della sede dell'ateneo, Paciullo (affiancato dal presidente del consiglio d''amministrazione del Gallenga, Marco Impagliazzo, e dal direttore generale, Cristiano Nicoletti) ha riferito tra l'altro che attualmente i corsi di lingua del Gallenga sono frequentati da oltre 2.500 studenti, 859 dei quali provengono dalla Cina e gli altri da paesi come Stati Uniti (130), Germania (170) e Francia. Obiettivo dei prossimi tre anni di rettorato di Paciullo è anche allargare ulterioramente i confini didattici della Stranieri (“anche tramite i corsi on-line, per i quali siamo i primi in Italia”, ha precisato il candidato rettore) puntando non soltanto su aree come quella dei paesi del Mediterraneo (a partire da Libia ed Egitto), ma anche su Iran, Corea del Sud, Cuba, Argentina e Palestina. Insistendo sulla concezione del ruolo di rettore come “come coordinatore di un'azione corale di gestione dell'ateneo con il concorso di tutte le sue componenti”, Paciullo ha evidenziato “con soddisfazione” che il bilancio 2015 della Stranieri “quest'anno chiude in pareggio per la prima volta dopo otto anni”, grazie a tagli di spese per un milione e mezzo di euro.
Una riduzione “a fronte della quale, la qualita'' dei servizi offerti – ha tenuto a sottolineare il rettore uscente – è rimasta elevata, come testimoniano le valutazioni degli stessi studenti”. “Se nella didattica siamo tra i primi atenei per stranieri in Italia, il dato relativo alla ricerca ci trascina giu'', ha ammesso Paciullo, facendo notare che “anche se, negli anni, molti docenti sono stati assorbiti dalla didattica, alcuni di loro hanno ottenuto risultati significativi anche nella ricerca, che il nostro ateneo ha finora finanziato con risorse proprie” e che “da poco tempo ne stanno arrivando anche dall''esterno, specialmente da fondazioni bancarie”.
Sul versante studenti, Paciullo ha ricordato il recente protocollo d'intesa fra il Gallenga, il Comune di Perugia e le agenzie immobiliari “per cercare di andare incontro alle esigenze alloggiative degli studenti stranieri, garantendo livelli elevati di qualita''. Dopo aver fatto rilevare che su questo elemento c'è stata, negli anni scorsi, “una certa disattenzione da parte degli amministratori pubblici, che ha portato molti studenti anche a scegliere altre sedi di studio”, Paciullo ha messo in rilievo infine “il ruolo crescente dell''ateneo nell''ambito e nel rapporto con la città di Perugia, che ha portato a concepire Palazzo Gallenga come una sorta di istituzione culturale a disposizione dei perugini, per migliorare la loro qualità di vita”.