Riceviamo dal Comitato Protesta Bianca per l’Ospedale e pubblichiamo integralmente:
In seguito ad un’attenta analisi della conferenza stampa della Presidente Tesei, il Comitato Protesta Bianca per l’Ospedale si dichiara profondamente deluso da quanto esposto dalla Presidente, dall’Assessore e dai dirigenti sanitari della Regione.
Avevamo posto una serie di domande che riteniamo fondamentali per la riapertura del nostro Ospedale alle quali speravamo ci sarebbe stato almeno un accenno di risposta.
Avevamo richiesto un cronoprogramma per il completo ed immediato ripristino dell’Ospedale con la qualità di D.E.A. di 1^ livello, ed invece oltre a frasi come “prima possibile” o “al più presto” non abbiamo ricevuto nulla che possa essere assimilato ad un cronoprogramma.
E’ stato dichiarato che manca personale, ma alla nostra domanda qual è il piano per la reintegrazione del personale dirottato versi altri siti e l’implementazione dello stesso, non è stato rilasciato un programma di assunzioni e di bandi di concorso. E’ stata fatta menzione di eventuale assunzione di personale a tempo determinato mentre è oramai noto che difficilmente il personale medico sanitario accetta tali tipi di contratti quando in altre regioni le assunzioni sono tutte a tempo indeterminato. Inoltre quale medico deciderebbe di venire in un Ospedale senza un futuro certo? Senza personale è impossibile il ripristino di tutti quei servizi e quelle strutture che caratterizzano un Ospedale di Emergenza Urgenza.
E alla domanda quali sono i tempi, gli interventi, gli acquisti e il piano finanziario la risposta è stata che non ci sono i fondi neanche per l’adeguamento sismico della struttura che ricordiamo è il Presidio sanitario del cratere sismico. Comunque gli eventuali interventi per Spoleto ammontano a spiccioli mentre per altri Ospedali umbri si parla di decine di milioni di euro. Gli interventi che saranno fatti, in gran parte erano già stati programmati dal precedente governo regionale. Gravissimo che si siano dichiarati ancora incerti tra l’acquisto ed il noleggio dell’acceleratore lineare per radioterapia, in quando tale reparto è sempre stato di grande importanza per tutta la regione. Aumenta così la difficoltà per i pazienti umbri di ottenere cure salvavita perché è vero che la pandemia è stata devastante ma si muore anche di altre patologie che non possono essere trascurate.
La Presidente ha affermato che la maggior parte delle scelte sarà demandata al PSR, ma l’Ospedale di Spoleto fino a quel giorno sarà solo un contenitore vuoto? Un poliambulatorio? E poi qualcuno di Spoleto siederà a quei tavoli? La nostra Città sarà rappresentata?
Spoleto non si può accontentare di promesse e parole che non trovano conferma in atti e per questo noi continueremo la nostra protesta finchè l’Ospedale di Spoleto non tornerà a svolgere nel territorio il suo ruolo fondamentale per la salute dei cittadini.