Il Mandino – L'aumento è arrivato. E' arrivato con le buste paga di marzo. Ma è arrivato con sorpresa.
La maggioranza dei 1200 dipendenti dell'Ospedale di Perugia, che per effetto di un accordo interno hanno beneficiato dello scorrimento orizzontale di qualifica, hanno scoperto che l'aumento si riduce a pochissime decine di euro. Meno, molto meno dei 70 euro promessi. E fin qui, niente di particolare. Di questi tempi, qualsiasi incremento di stipendio, va preso “zitti e mosca”. Se non altro per rispetto dei milioni di disoccupati che ci sono in giro.
Ma l'ultimo lascito della direzione Orlandi ha riservato una spiacevole sorpresa a diversi lavoratori. L'aumento lordo della retribuzione ha fatto superare ad alcuni, le famose fasce per ottenere i famosi 80 euro renziani. Risultato : L'aumento potrebbe trasformarsi a fine anno, in una diminuzione . E non si tratta di poche persone, perchè sul limite di quei numeri ballano molti stipendi della sanità pubblica. L'accordo, non potendo prevedere nessuna clausola di salvaguardia per situazioni di questo genere, ha prodotto questa strana anomalia.
“E' una cosa che purtroppo avevamo previsto – replicano i sindacati – Il problema non è l'accordo, ma il sistema degli 80 euro. Il Governo, furbescamente, non ha previsto nessuna norma di salvaguardia, per cui qualsiasi aumento dagli straordinari, al salario accessorio, al rinnovo contrattuale, produce questo risultato negativo. E' uno dei tanti effetti della propaganda e delle “regalie” di stampo renziano. Se, come avevamo chiesto noi , fossero stati classificati come benefici contrattuali, questo problema non ci sarebbe stato. Comunque ,nel nostro caso, va detto che il passaggio di fascia rappresenta sempre un vantaggio, anche per i lavoratori che sono incappati in questa anomalia prodotta dal Governo. E' pensionabile e per sempre, non provvisorio e senza effetti assicurativi, come le “mancette” di Renzi”.