Proseguono gli incontri del comitato di vigilanza per la salute degli abitanti di Spoleto. In attesa di conoscere la data in cui verrà discusso il ricorso al TAR presentato dal Comune in seguito all’ordinanza regionale del 22 ottobre scorso, il comitato continua a monitorare la situazione relativa ai servizi sanitari in città.
Nell’ultima riunione di martedì 19 gennaio è stata avviata l’analisi dei documenti riguardanti il “Progetto per l’integrazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali Foligno – Spoleto”, pubblicato a febbraio 2017, e il “Piano di riordino dei presidi di Foligno e Spoleto” realizzato nel maggio dello stesso anno da parte della Usl Umbria 2.
Il lavoro è nato dall’esigenza di valutare la rispondenza del documento, redatto dall’allora gruppo di lavoro (composto dai dottori Maria Antonella Esposito, Enzo Ercolani, Alessandro Laureti, Giorgio Nicolic, Giancarlo Nizzi e Daniele Pinaglia), sia rispetto alla situazione attuale che continua ad essere fortemente condizionata dall’uso pressoché esclusivo del San Matteo degli Infermi per la cura dei malati Covid, sia in relazione al Piano di riordino della Usl Umbria 2.
“Una valutazione – scrive il Comune di Spoleto – che viene ritenuta necessaria, in un’ottica di effettiva e reale integrazione dei due nosocomi, non solo per provare a dare concretezza a quanto già fatto in passato, ma anche per poter fornire una prospettiva percorribile per il mantenimento dei servizi sanitari attivi a Spoleto fino ad ottobre scorso”.
“Stiamo lavorando per far sì che la città sia pronta a contribuire, positivamente e in maniera costruttiva, alla redazione del nuovo Piano Sanitario Regionale – ha dichiarato il Sindaco Umberto de Augustinis – con l’obiettivo di garantire in futuro al nostro territorio e ai comuni limitrofi tutti quei servizi sanitari che ad oggi Spoleto non vede garantiti. In questo sento di dover ringraziare i membri del comitato per l’apporto che stanno dando, dimostrando una dedizione veramente encomiabile”.