I lavoratori dell'Ast, che oggi hanno manifestato a Roma davanti al ministero dello Sviluppo economico e all'ambasciata tedesca, sono stati caricati dalla polizia. Tutto è iniziato intorno le 13 quando, secondo quanto affermato dalla Questura, il corteo dei lavoratori ha sfondato i cordoni delle forze dell'ordine e, siccome la Polizia aveva l'ordine di tenere i manifestanti in Piazza Indipendenza, è stata costretta a reagire utilizzando i manganelli.
Di tutt'altro avviso i rappresentanti delle forze sindacali. Secondo il segretario Fiom Maurizio Landini, i manifestanti sono stati caricati immediatamente, appena partiti in corteo e senza nessuna motivazione. “Anch'io ho preso le botte” ha aggiunto Landini. Successivamente Landini ha avuto un colloquio telefonico con il ministro Guidi nel quale ha chiesto un incontro urgente con il premier Renzi e il capo della Polizia. Negli scontri sono rimasti feriti anche altri due rappresentanti sindacali.
Susanna Camusso esprime solidarietà ai lavoratori, mentre il segretario Uil Angeletti afferma che si è trattato di un “fatto grave e inaccettabile”.
In una nota diffusa dai rappresentanti della Cgil Umbria Mario Bravi, Attilio Romanelli e Vincenzo Sgalla (segretari Cgil Umbria, Terni e Perugia), si legge: “Provocazione e comportamento inaccettabile da parte delle forze dell'ordine stamattina a Roma al presidio dei lavoratori Ast all'ambasciata tedesca, una manifestazione pacifica di chi rivendica il futuro di Terni e dell'Umbria. Diversi lavoratori e anche nostri dirigenti nazionali e locali sono stati colpiti duramente e feriti. Chiediamo al ministero dell'interno che si faccia immediatamente chiarezza sull'accaduto e che siano accertate e punite tutte le responsabilità. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e ai sindacalisti colpiti. II governo, invece di far caricare i lavoratori, trovi delle soluzioni per difendere il lavoro nel nostro paese”.
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini afferma: “Preoccupano molto gli incidenti avvenuti questa mattina a Roma, nel corso dei quali sono rimasti feriti alcuni lavoratori e rappresentanti delle organizzazioni sindacali”. “Come rappresentanti delle istituzioni – continua Marini – abbiamo il dovere di interpretare il disagio sociale di quanti rischiano la perdita del posto di lavoro ed evitare dunque che le questioni del lavoro si trasformino in questioni di ordine pubblico. Voglio esprimere la mia vicinanza ai lavoratori ed ai sindacalisti feriti, conclude la presidente, che peraltro conosco bene e conosco con quanto impegno, attenzione e passione seguono la delicata vertenza dell’Ast ai diversi tavoli, da quello regionale a quello nazionale”.
La ministra Guidi è intervenuta alla Camera dichiarandosi dispiaciuta dell'episodio di che ha coinvolto i lavoratori di Terni. “Episodi del genere- ha detto – non devono capitare. Il viceministro agli Interni Bubbico ha subito dato mandato per accertare eventuali responsabilità e la dinamica dei fatti, anche per punire, se sarà necessario, eventuali responsabili. Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori dell'Ast. Questa vertenza è una delle più complicate. L'azienda perde 900 milioni di euro ed è sotto attacco dei competitors extraeuropee. C'è, purtroppo, anche un quadro di relazioni industriali molto deteriorato e non sto qui a distribuire colpe a nessuno”.
Dopo, la ministra Guidi ha incontrato i sindacati che hanno ribadito il quadro della situazione e la ministra ha detto che la trattativa con l'azienda sta proseguendo serrata su tutte le questioni più calde del piano industriale proposto dall'azienda stessa, con l'obiettivo governativo di modificarlo. Impegni governativi anche sulla questione delle aziende dell'indotto. A fronte del sollecito pagamento degli stipendi, già in ritardo, il Governo ha detto che sta facendo pressioni sull'azienda per corrispondere le retribuzioni domani, ma che i sindacati devono essere disposti a far rientrare al lavoro almeno i 3 impiegati preposti all'Ufficio Stipendi. I sindacati hanno acconsentito a ciò. Il Governo ha assicurato che i sindacati e le istituzioni locali verranno riconvocati la prossima settimana