La famiglia Polizzi ha manifestato questa mattina, venerdì 17 gennaio, davanti alla Cassazione a Roma con cartelloni che mostrano il corpo martoriato del povero Alessandro.
Dopo la notizia che Riccardo Menenti, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Alessandro Polizzi, è stato scarcerato dopo soli sette anni di galera, libero da qualche giorno per decorrenza dei termini dopo la condanna in appello, i genitori e il fratello della vittima hanno voluto andare in piazza per esprimere tutto il loro disappunto e contrarietà a questa decisione. «È vergognoso. Voglio sapere perché l’assassino di mio figlio è fuori dopo essere stato condannato all’ergastolo», il grido disperato di Daniela Ricci, mamma di Alessandro, ucciso nel 2013 all’età di 24 anni.
«È fuori, è uscito e potrebbe tranquillamente uccidere di nuovo, potrebbe rifarlo», ha detto all’Adnkronos Francesco Polizzi, fratello di Alessandro (che ha pubblicato le drammatiche immagini anche sul suo profilo Facebook), che si trovava fuori dalla Cassazione a protestare insieme agli altri familiari.
«È stato terribile. Lo ha colpito quando era già morto, crudele, brutale, e ora è libero – aggiunge con le lacrime agli occhi – finora non abbiamo mai manifestato, il nostro dolore lo abbiamo tenuto per noi, ma ora l’indignazione è troppo grande».
Per il fatto che la manifestazione non era stata autorizzata gli agenti hanno accompagnato la madre di Alessandro in commissariato e i cartelloni sono stati fatti ripiegare.