I difensori di Sollecito, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, hanno presentato ai giudici le loro memorie con le quali chiedono l’annullamento della decisione dei giudici toscani . L’udienza si svolgerà il prossimo 28 Giugno in camera di consiglio senza l’intervento delle parti.
La Corte d’appello di Firenze aveva respinto la richiesta di risarcimento (500 mila euro) per ingiusta detenzione per i quasi quattro anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, delitto per il quale è stato definitivamente assolto,motivo per cui gli avvocati ritengono congruo il risarcimento.
I legali hanno sostenuto che la motivazione del rigetto della richiesta di risarcimento “sembra la fotocopia di quella dell’appello bis a Firenze”.
Ad avviso degli avvocati’ Bongiorno e Luca Maori “Sollecito finì in carcere per un’orma di scarpa di Guede erroneamente attribuita a lui. Un fatto per il quale non ha alcuna responsabilità”.
La studentessa inglese,Meredith Kercher, venne uccisa la sera del primo novembre del 2007 a Perugia. I due amici – Sollecito e la Knox – vennero arrestati nelle prime ore della mattina del 6 novembre; in Umbria ci fu una vera inondazione di media e di giornalisti provenienti da tutte le parti del mondo. Per anni si è parlato di questo delitto e dello scandalo avvenuto nel capoluogo che ha coinvolto anche i due atenei. Raffaele Sollecito venne scarcerato il 4 ottobre del 2011 dopo essere stato assolto in appello. La Sentenza venne poi annullata dalla Cassazione che dispose un nuovo processo di secondo grado che si svolse a Firenze conclusosi con la condanna dei due giovani. I legali si opposero in cassazione e fu questa stesa a pronunciarsi e ad assolvere in maniera definitiva Sollecito e la Knox, che si sono sempre proclamati innocenti.