Otto su nove indagati coinvolti nell’omicidio del 25enne Filippo Limini, ucciso durante una rissa a Ferragosto del 2020, hanno chiesto il rito abbreviato e il patteggiamento, con lo sconto di un terzo della pena.
Per tutti gli indagati coinvolti, il pm Paolo Abbritti, circa due mese fa, aveva richiesto il giudizio immediato.
A chiedere in particolare il giudizio abbreviato sono i due imputati accusati di omicidio preterintenzionale, uno dei quali si trova attualmente presso il carcere di Capanne a Perugia. Il patteggiamento è stato invece richiesto dal giovane al volante della macchina che ha travolto ripetutamente Filippo.
Per l’abbreviato ha optato un altro giovane, sempre a bordo della stessa auto, e gli altri cinque ragazzi coinvolti nella violenta rissa davanti al Country Cafè di Bastia Umbra.
Sono attese oggi le richieste di condanna che il pm Paolo Abbritti formulerà al termine della requisitoria a carico di quattro degli otto giovani imputati per la rissa di ferragosto.
Nuova udienza questa mattina al tribunale di Perugia dove si aprirà la discussione sui riti abbreviati scelti dai difenzsori della metà dei ragazzi coinvolti nei fattii violenti.
Filippo Limini, 24 anni, è deceduto dopo essere stato picchiato e poi investito due volte con l’auto dopo una rissa fra coetanei avvenuta intorno alle tre del mattino, nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 agosto 2020, in un parcheggio vicino la discoteca ‘Country Café’ a Bastia Umbra.
Secondo una prima ricostruzione, il giovane di 24 anni, Filippo, mentre si trovava a terra colpito da calci e pugni, è stato investito dall’auto guidata da uno dei suoi aggressori, prima in retromarcia, poi una seconda volta. All’arrivo dei soccorsi, il 24enne era già morto.
Per questa terribile vicenda tre giovani, residenti tra Foligno ed Assisi, erano stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di omicidio preterintenzionale e rissa.