Ora si può pensare di dare sepoltura a Augusta Brunori, la 69enne uccisa lunedì mattina nella villa dell’ex marito a Case Sparse di Magione.
Dopo l’esecuzione dell’autopsia, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, Manuela Comodi, ha dato infatti l’ok ai familiari che in questi giorni devono vivere il doppio dolore di aver perso una loro cara e di averne un’altra accusata del delitto. Indagata per l’omicidio della donna è infatti la figlia 35enne, Francesca Garofane, da anni affetta da problemi psichiatrici, unica persona presente al momento del fatto, attualmente ricoverata nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Perugia.
Sul fatto indagano i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e i colleghi della compagnia di Città della Pieve. Secondo la ricostruzione dei fatti sarebbe stata lei a colpire la madre col grosso coltello da cucina che la vitima aveva ancora conficcato nella schiena. Sono ovviamente state rilevate tutte le tracce e quindi si attendono anche i risultati del Dna,
I familiari della vittima e della donna indagata, si sono affidati all’avvocato Savina Caproni e continuano a chiedere riserbo e rispetto per il loro dolore.