Ad aggiudicarsi la tradizionale “Disfida della bruschetta” è stata la BCC Comuni Cilentani, giudicata la migliore da una giuria di esperti, mentre le altre BCC partecipanti venute da tutta Italia hanno dato vita ad una super bruschetta lunga quasi 20 metri. L’evento organizzato dalla BCC Spello e Bettona,
inoltre, si è caratterizzato come momento importante di incontro per gli attori del movimento cooperativo del credito anche grazie alla tavola rotonda, con protagonista il vice ministro all’economia Enrico Morando, organizzata come prima occasione di confronto a livello nazionale sui temi della riforma del credito cooperativo appena approvata. La due giorni si è conclusa ieri con la tradizionale “Disfida della bruschetta”, un momento di condivisione gastronomica e sociale, una vera e propria disfida che ha coinvolto e messo in rete alcuni dei territori italiani che si distinguono per la coltivazione e la produzione di olio extravergine di oliva, uno dei prodotti
che meglio caratterizza l’alimentazione, la tradizione e l’economia di quasi tutto il territorio italiano. Ma a caratterizzare la terza edizione di Oleide è stata la prima giornata, quella di sabato, quando al Teatro Subasio di Spello è andata in scena una tavola rotonda come prima occasione di confronto a livello nazionale sui temi della riforma del credito cooperativo, appena approvata. Ospite speciale è stato il vice ministro all'economia Enrico Morando, autore della stessa riforma. La riforma, è stato detto, è un punto di arrivo ma anche di partenza per il sistema del credito cooperativo, arrivato ad un cambiamento epocale. Una riforma che ha un forte impatto “in un settore – ha detto Morando –
che ha svolto e svolge un ruolo importante per lo sviluppo del paese”. Ma per Morando “era necessario avere un sistema del credito cooperativo ancora più forte per contribuire ancora con più forza di quanto fatto in passato alla crescita del paese”. “I vantaggi della riforma li intravediamo ma anche i dubbi sono molti” ha inoltre affermato Massimo Meschini, presidente BCC Spello e Bettona, che ha aggiunto: “Il grosso dubbio è sulla autonomia e su quanto si potrà ancora incidere sul territorio”. Dal quadro della riforma per Meschini sono emersi subito gli obblighi: quello di aderire e di contribuire fin da subito per il fondo di garanzia delle BCC per stabilizzare il sistema. “Resta la speranza della scrittura del contratto di coesione – ha concluso il presidente della BCC Spello e Bettona – e aspettiamo con ansia di vedere i contenuti per poter continuare ad essere banca del territorio”.