La Sanità è uno degli assi principali di interesse della popolazione umbra:un carrozzone complesso, pieno di problemi irrisolti ( le lunghe attese) difficile da gestire che vive di precariato in diverse cliniche.
Questa mattina è previsto l’incontro tra l’Assessore Luca Barberini e il Rettore Franco Moriconi . Mondo dell’Universita e Regione insieme dovranno trovare delle soluzioni immediate per coprire,velocemente, l’assenza di professionisti in diversi primariati e dunque l’incontro dovrebbe essere utile per affrontare non soltanto il problema del reparto di gastroenterologia di cui si attende da tempo l’apertura del concorso, ma anche e soprattutto il recupero di diversi professionisti – che potrebbe significare anche l’esigenza per la Regione Umbria di verificare e, nel caso, rivedere la eventuale incentivazione della convenzione.-.
Diversi primari eccellenti e grandi nomi della scienza hanno lasciato la direzione delle cliniche, a partire dal recente saluto del Prof Massimo Porena emerito direttore della clinica urologica di Perugia che ha abbandonato l’incarico a fine Ottobre per raggiunti limiti di età e dicasi la stessa cosa per la clinica di oncologia medica dopo l’uscita del Prof Lucio Crinò anche egli andato in pensione.
Ma sul piatto della discussione ci sono anche le scelte dei due primariati che devono essere prescelti per l’ospedale di Terni, per i settori di ortopedia e traumatologia
Se approfondiamo il problema del precariato, sono moltissimi i reparti che necessitano urgentemente di professionisti come ad esempio in Pediatria, in Anestesia,in Radiologia, in Ematologia ed in Chirurgia toracica dove -si suppone- che l’attuale direttore, Professor Puma, intenda trasferirsi a breve nella grande capitale; in questo caso -probabilmente- il migliore candidato per la sua sostituzione potrebbe essere (sono voci di corridoio) il professionista Lucio Cagini che nutre un’esperienza internazionale avendo, tra l’altro, lavorato al fianco di insigni nomi della scienza specialistica .
Oggi inizieranno le prove tecniche per possibili intese (ce lo auguriamo tutti, soprattutto i cittadini) tra Università e Regione e si potranno porre le basi per raggiungere l’obiettivo di vedere concretizzato il sogno di una sanità più evoluta, più organizzata, con l’idea di offrire sempre di più un servizio migliore e minori tempi di attesa delle visite specialistiche ai malati.