“Imbarazzante e ambiguo, il comportamento del Sindaco De Augustinis, il quale porta le proposte della Regione come il Libro bianco per la sanità, in un Comitato, la cui costituzione e funzione non ha legittimazione in nessuna norma giuridica dell’ordinamento statale che regola gli enti locali, i cui componenti sono stati scelti dal Sindaco stesso”.
Questo l’attacco al sindaco di Spoleto, Umberto De Augustinis, da parte dei consiglieri Ilaria Frascarelli, Roberto Settimi e Gianmarco Profili di Spoleto Popolare, che si sono opposti alla scelta del primo cittadino di istituire un comitato di vigilanza dell’ospedale San Matteo degli Infermi.
“In pratica si è costituito una sorta di consiglio comunale di persone gradite, lasciando completamente fuori il consiglio comunale e la IV Commissione che è quella che si dovrebbe occupare di questo argomento. Anche ieri (sabato 13 febbraio, ndr) nell’incontro organizzato dal Cityforum, per cercare un dialogo tra le amministrazioni locali del territorio per fare una sintesi in una materia come quella della sanità, il sindaco ha dato dimostrazione della sua autoreferenzialità. Ha praticamente chiuso la porta in faccia alla proposta fatta dal Cityforum, nascondendosi dietro il suo comitato, chiamandolo impropriamente ‘comitato tecnico scientifico’.
“La verità è che al sindaco De Augustinis non interessa trovare una soluzione per l’ospedale – hanno aggiunto i tre consiglieri di Spoleto Popolare -, a lui interessa cavalcare la vicenda per coprire la sua incapacità amministrativa, e rimanere attaccato alla sua poltrona. Prova di quanto diciamo è che nei precedenti due anni nulla ha fatto per la sua tutela. E questo suo comportamento è tanto più singolare perché fatto da chi per lavoro è chiamato ad applicare la legge e a farla rispettare. Su questa estromissione delle articolazioni del consiglio comunale, vorremmo capire come la pensano gli altri consiglieri comunali che oggi continuano a sostenerlo. E anche per questo che ribadiamo che questo sindaco va mandato a casa e ridato prima possibile dignità agli organi istituzionali democraticamente eletti. Basta, non è più accettabile che le istituzioni vengano sbeffeggiate in questa maniera, chi di competenza, chi ha il dovere di garantire il rispetto degli organi di rappresentanza previsti per legge, intervenga!”.