Giustizia lumaca e si ricorda dopo 40 anni che delle case realizzate dall’Ater vennero realizzate male.
Quindi nei prossimi mesi, con calma, si svolgerà il processo per l’allora direttore dei lavori, per il legale rappresentante della ditta e per il direttore dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale. Il giudice per l’udienza preliminare Federica Fortunati ha infatti accolto la richiesta della procura e ha rinviato a giudizio i presunti responsabili dei crolli registrati alla palazzina di edilizia popolare di via dell’Ospedale a Norcia.
I fatti: 3 appartamenti del complesso residenziale subirono crolli parziali a causa dei lavori eseguiti in fase di costruzione, nel 1980.
Ci si stava rialzando da un altro terremoto terribile, quello del 1979, e le palazzine, secondo quanto riferito dagli abitanti subito dopo le scosse di due anni e mezzo fa, erano state realizzate con criteri antisismici.
Sui crolli alle palazzine Ater venne aperta un’indagine che portò, nell’ottobre del 2017, al sequestro dell’immobile. Nei confronti del costruttore, del direttore dei lavori e dell’allora direttore Ater, l’accusa è di disastro colposo e la pena prevista va dai 5 ai 15 anni
Vi sono sette parti civili che chiedono un risarcimento di circa 50mila euro ciascuno. Si tratta di coloro che abitavano in quegli appartamenti: alcuni di loro, dopo le scosse del 24 agosto, dormivano in macchina, ma soltanto per la paura, visto che le case erano formalmente agibili.