Di Stefano Nardi – Nel 2015 le famiglie umbre hanno speso in media al mese 2.335,82 euro, l’1,3 per cento in meno rispetto all’anno precedente, con una contrazione degli acquisti in controtendenza rispetto al dato nazionale (+0,4%):
è la fotografia scattata dall’analisi Coldiretti sui nuovi dati Istat relativi ai consumi. Rispetto all’anno precedente gli umbri hanno speso circa 31,5 euro in meno al mese, con il calo che ha riguardato diversi comparti di spesa, tranne bevande alcoliche e tabacchi, abbigliamento e calzature (stabili), servizi sanitari e spese per la salute, spettacoli e cultura, ma soprattutto servizi ricettivi e ristorazione in aumento del 10,3%.
Le spese per l’abitazione si confermano la prima voce del bilancio familiare, con un conto che nel 2015 è stato di 915,07 euro, seguite dal cibo, con 436,89 euro e dai trasporti con 245,58 euro, tutti comunque in calo. Occorre ora, tra l’altro – secondo Coldiretti – invertire il trend e aiutare le famiglie a recuperare potere di acquisto, puntando sulle filiere corte e valorizzando le attività sul territorio, anche per non far venire meno prodotti alimentari garanti della salute dei cittadini.