I due Carabinieri e la guardia giurata indagati per la morte di un ladro, Eduart Kozi, a Ponte Felcino, sono stati prosciolti dal gip Margherita Amodeo, che ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal pm.
Il fatto risale a ottobre 2018, quando i due carabinieri e la guardia giurata esplosero quattordici colpi di pistola, uno dei quali ha ucciso uno dei ladri in fuga nella notte tra mercoledì e giovedì a Ponte Felcino.
Va ricordato come i due carabinieri e la guardia giurata si sono trovati nelle immediatezze del furto appena consumato ai danni della tabaccheria di via Messina, e mentre cercavano di sbarrare la strada ai ladri in fuga con il bottino sono stati gli stessi banditi a speronare con l’Audi rubata l’auto del vigilante che ha rischiato di essere investito.
Il ladro era stato trovato morto il 4 ottobre 2018 nei pressi della stazione. L’uomo era stato lasciato morto dai suoi complici a bordo dell’Audi che avevano utilizzato per il furto.
“L’azione degli indagati – prosegue il gip – è stata rivolta, a mezzo delle armi da sparo, prevalentemente contro l’autovettura dei malviventi e il colpo che ha attinto Kozi è da ascrivere a un errore di esecuzione in quanto, nel momento in cui uno degli indagati puntava la sua arma verso il pneumatico posteriore destro, l’autovettura dei malviventi compiva una repentina manovra in retromarcia e una brusca frenata per invertire il senso di marcia che faceva abbassare di non meno 6,5 cm la parte inferiore dell’auto”. La guarda giurata è stata difesa da Alessandro Vesi, mentre i due militari da Nicola di Mario.