Il comparto del tessile in Umbria sta andando molto bene, al punto che sale l’offerta di posti di lavoro legati al settore.
Per questo motivo si è dato vita al progetto “Istituti d’eccellenza del sistema moda” promosso dalla sezione Tessile-abbigliamento di Confindustria Umbria, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale (Usr) e gli istituti professionali “CavourMarconiPascal” di Perugia e “Pertini” di Terni. L’obiettivo è quello di formare figure adatte alle esigenze di un settore che, guardando ai numeri della sezione Confindustria, garantisce 1,4 miliardi di volume d’affari, 4.800 dipendenti e soprattutto prospettive. «Negli ultimi 4 anni il fatturato è cresciuto del 30% e gli addetti del 23% – dichiara al Messaggero Massimiliano Bagnolo, presidente della sezione Tessile-abbigliamento di Confindustria – e ci sono i presupposti perché nei prossimi anni possa confermarsi». Così, per far trovare il sistema formativo pronto, ecco il progetto che vede 15 imprese e le due principali scuole professionali della regione fianco a fianco per fornire agli studenti dell’indirizzo Moda, conoscenze e strumenti richiesti dal mondo del lavoro. «Dobbiamo favorire la qualità dei percorsi scolastici aggiunge Bagnolo per avere una maggior aderenza ai fabbisogni del settore, assicurando il ricambio generazionale». L’esempio fornito dal vice presidente del TessileAbbigliamento umbro, Leonardo Mazzocchio, inquadra la situazione. «La nostra azienda (Badiali Cashmere) ha impiegato sei mesi per trovare una rammagliatrice, una figura chiave nel comparto maglieria che si occupa della seconda fase, quella dell’assemblaggio dei teli».
Un’attività che nel rispetto della tradizione umbra unisce, manualità e artigianalità. Il progetto vedrà le due scuole lavorare in sinergia con le imprese (aderiscono anche Aquarama Sportswear, Brunello Cucinelli, Cardinalini, Confezioni Gap, Ellesse International, Fabiana Filippi, Lamberto Losani, Lorena Antoniazzi, Luisa Spagnoli, Novella Confezioni, Nuova Angorbrizi, Pattern Atelier Roscini, Rocco Ragni e Tintoria Ferrini): «Alcune si occuperanno dell’ammodernamento dei laboratori scolastici, mettendo a disposizione macchinari e strumentazioni aggiunge Mazzocchio altre, di formazione e aggiornamento dei docenti». Sono previste visite aziendali, testimonianze in aula delle imprese ed esperienze dirette degli studenti. A marzo, ad esempio, una classe terza dell’Ipsia di Perugia avvierà un Pcto (ex alternanza scuola lavoro) avvicinando le studentesse al settore maglieria. «La scuola non è un mondo isolato osserva Antonella Iunti, direttrice dell’Usr deve confrontarsi anche col territorio del quale deve capire anche le esigenze formative: ma vanno forniti gli strumenti e questo progetto dimostra che dobbiamo lavorare insieme». Un modo anche per valorizzare gli istituti professionali, talvolta considerati di “serie B”.
«In tali scuole si formano figure di valore per il mondo del lavoro».
Un concetto confermato da Maria Rita Marconi, dirigente del “CavourMarconiPascal”: «Questo progetto è un ottimo modo per irrobustire ancor più la qualità dell’offerta formativa degli istituti professionali che per loro natura sono collegati al mondo del lavoro». Cruciale in tale percorso, l’orientamento in uscita dalla scuola media. «I genitori aspirano tutti al liceo senza chiedersi che prospettive possono esserci osserva Fabrizio Canolla, preside del “Pertini” di Terni e hanno responsabilità anche i docenti: i Professionali offrono prospettive occupazionali in Umbria».
Posti che, a partire dalla rammagliatrice, garantiscono anche buone retribuzioni («Dai 1.300 ai 2mila euro», spiega Mazzocchio). Il primo passo sarà lavorare per una “curvatura” dei due professionali, ma come confermato dalla direttrice lunti e da Gabriele Barberini, responsabile Sezioni di categoria di Confindustria, si sta lavorando anche col Ministero, magari per un indirizzo scolastico “maglieria”. Le aziende aderenti al progetto, intanto, saranno agli open day organizzati dalle due scuole: il 5 dicembre al “Pertini” e dal 12 gennaio nella sede di Piscille dell’Ipsia.