“Gli atenei regionali sono scelti ogni anno anche da studenti prevenienti da altre regioni, quali poli di eccellenza accademica in molte discipline scientifiche ed umanistiche, ma per poter essere sempre più attrattive verso chi viene a studiare fuori sede, necessitano di servizi efficienti che ne accrescano l’appeal”.
Lo sottolineano Giacomo Leonelli e Carla Casciari, consiglieri regionali del Partito democratico, esprimendo la propria soddisfazione per l'approvazione, ieri in Aula, dell'ordine del giorno da loro proposto circa la sperimentazione di un servizio aggiuntivo di trasporto pubblico notturno, pensato per gli studenti universitari, ma aperto all’utilizzo da parte di tutti i cittadini.
“Le sedi delle facoltà – spiegano Leonelli e Casciari – sono ormai dislocate in quartieri diversi e distanti tra loro e dal centro delle città, mentre l'Università di Perugia sta potenziando i servizi serali e notturni dedicati agli studenti, come per esempio le aree di studio e le biblioteche aperte fino a tarda ora. Le rappresentanze degli studenti universitari ci hanno quindi manifestato la necessità di introdurre, per ora in via sperimentale, un nuovo modello di mobilità urbana, con particolare attenzione riguardo alla mobilità notturna (dalle 22 alle 2) da e verso il centro cittadino, servizio che permetterebbe loro di fruire delle attività culturali e sociali della città nella loro interezza”.
“L'Università degli Studi di Perugia, l'Università per Stranieri e tutte le istituzioni di alta formazione – confermano Casciari e Leonelli – rappresentano per l'Umbria una risorsa di inestimabile valore, non solo da un punto di vista culturale, ma anche economico e sociale. Le facoltà degli atenei regionali sono scelte tutti gli anni anche da studenti prevenienti da altre regioni italiane, quali poli di eccellenza accademica in molte discipline scientifiche ed umanistiche, ma per poter essere sempre più attrattive verso chi viene a studiare come fuori sede, necessitano di servizi efficienti che ne accrescano l’appeal. Riteniamo che quello di rendere più comoda la mobilità pubblica, estendendone l’orario di esercizio, sia uno di quei servizi che gli studenti universitari cercano ed apprezzano”.