Nella seduta di lunedì 4 maggio il Consiglio comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2019, relativo all’ultimo anno del primo mandato del sindaco Romizi.
Ne risulta che a proposito di indebitamento del Comune: nel 2013 era di 133 milioni, nel 2019 di milioni 97 con un’incidenza pro capite ridotta da 801 a 586 euro.
Spesa corrente: nel 2013 milioni 178, nel 2019 milioni 156.
Anticipazione di tesoreria non restituita al 31 dicembre alla banca che funge da tesoriere: nel 2013 milioni 22, nel 2019 completamente restituita e anzi con una chiusura di cassa di + 1,7 milioni.
Tempi di pagamento verso terzi: nel 2013 80 giorni, nel 2019 8 giorni.
Rendiconto di gestione 2019, i “numeri” del Comune di Perugia dicono + 99 milioni di euro.
Dal documento contabile spicca anche il dato relativo all’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità: nel 2013 milioni 7,6, nel 2019 milioni 112. Questo ultimo dato significa che il bilancio del Comune di Perugia è credibile e sostanzialmente in regola con quanto è richiesto dalla legge alle amministrazioni locali. Nella loro relazione sul rendiconto i revisori dei conti segnalano inoltre il miglioramento della capacità di riscossione, significa che a Perugia c’è sempre meno spazio per tanti “furbetti” che, potendolo, non pagavano i servizi che però ricevevano. Risultati che l’amministrazione comunale definisce ancora più importanti perché raggiunti in un contesto molto sfavorevole visto che tutti i Governi nazionali che si sono nel frattempo succeduti a Roma hanno progressivamente ridotto i trasferimenti ai Comuni, rendendo sempre più difficile chiudere i bilanci degli enti locali.
Il tutto, rileva il Comune, nonostante la drastica riduzione dei trasferimenti statali agli enti locali che dall’anno 2014 ha fatto registrare un –53% (oltre 60% se si considerano anche le annualità precedenti). Basti pensare che nel 2014 i trasferimenti da parte dello Stato al Comune di Perugia ammontavano a 33.880.000 euro, mentre nel 2019 gli stessi sono stati di 15.986.000 euro.“
Ciò è stato però possibile grazie a un indirizzo politico preciso voluto dal sindaco Romizi e rappresentato dall’assessore Cristina Bertinelli.
Le amministrazioni precedenti si erano abituate a spendere troppo e male, portando la città a un passo dal dissesto.
E a proposito il sindaco Andrea Romizi e l’assessore al bilancio, Cristina Bertinelli, spiegano come negli ultimi cinque anni l’obiettivo principale sia stato quello di spendere ciò che si ha per riportare in ordine i conti del Comune, senza tagliare i servizi essenziali e anzi in alcuni settori cruciali facendo anche più di prima. Ad esempio, evidenziano, per la manutenzione delle strade si è investito molto di più di quanto fatto nel quinquennio 2008-2013 e si è posta un’attenzione puntuale sui ripristini sul manto stradale dovuti dalle ditte che effettuavano scavi, attenzione che prima non c’era.