Il Mercato coperto di Perugia dovrebbe tornare ad essere pienamente attivo già dal prossimo anno.
Come riporta il Corriere dell’Umbria il Comune di Perugia ha aggiudicato in via definitiva la gestione della struttura alla cordata locale che si era fatta avanti nel maggio scorso, guidata da Roberto Leonardi, ex presidente del consorzio Abn, affiliato a Confcooperative e ora segretario generale della Fondazione per l’innovazione del terzo settore che fa capo al colosso bancario Intesa Sanpaolo.
La pratica non è ancora conclusa. Anche sul fronte burocratico devono essere ancora vagliati i piani esecutivi, con 60 giorni previsti per la presentazione, e i relativi piani economici necessari per l’avvio del progetto con una filiera umbra di imprese dell’agroalimentare. Il bando prevede che gli investimenti infrastrutturali e nell’impiantistica siano a scomputo dell’affitto nei primi nove anni. L’affidamento comporta un costo per gli affidatari di 170 mila euro annui da cui scorporare gli investimenti preliminari. Ma il fascicolo presentato a Palazzo dei Priori è stato vidimato dalla commissione dei tecnici comunali. La proposta coinvolge Coldiretti, Confcooperative e la fondazione bancaria che eroga servizi al terzo settore. Nel dettaglio Farchioni spa entra con una macelleria con cucina annessa per lo street food di carne. Luca Baccarelli (Mercato Via Nova, cantina Roccafiore) allestisce uno ristorante per il crudo di pesce e carne. Antonio Boco della Birra Perugia ha ideato una panineria gourmet. Confcooperative apre la vetrina per il marchio “qui da noi”, per la vendita diretta di prodotti tipici. Anche il Gruppo Grigi ancora non presente in cordata è interessato ad allestire un banco di pizze d’alta scuola con farine tradizionali.
Da precisare che questo assetto di partenza potrà essere integrato e modificato in corsa.
Segnalato anche l’interesse di Menchetti. Presente Confcommercio con un punto di formazione dell’Università dei sapori. Dentro anche l’ipotesi di una vetrina della Perugina Nestlé, ideato come punto di richiamo per museo di San Sisto. Per il cioccolato artigianale c’è pure Bpe srl. Un locale è dedicato all’incubazione delle imprese attive nel settore turistico e dell’agrifood, sul modello del coworking, con Fondamenti srl, impresa sociale. Un altro perimetro è per il “Music innovation lab”, progetto per artisti indipendenti con eventi live e produzione in loco. L’assessore allo sviluppo economico del Comune di Perugia, Michele Fioroni, commenta così: “È il compimento di un percorso importante, la dimostrazione che territorio sa fare rete. La consideravano una ‘mission impossibile’, è un nuovo modello che guarda al futuro anche per l’incubazione di imprese turistiche. Una piattaforma per valorizzare e promuovere il brand Umbria”.
Sul fronte del lucernaio, ultimo ostacolo al completamento dell’opera, l’ad di Lynxtechnologies, Davide Ciceri, dopo aver sottolineato “la vicenda kafkiana e le vicissitudini di un progetto imposto e che per questo ha portato alle criticità in fase di collaudo”, con relativo congelamento del cantiere, si dice comunque “disponibile a completare l’iter che è di fatto terminato. Necessita però di regolazioni e aggiustamenti. In qualità di ditta subappaltatrice siamo disponibili a tornare ma alle nostre condizioni”. L’ultimo dei problemi riguarda i tiranti della copertura che interferiscono col corretto movimento di apertura e chiusa dei moduli scorrevoli.
Sulla struttura, va ricordato, sono state recentemente investite importanti risorse: 4,8 milioni da parte della Regione e 1,3 da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia; soldi che sono serviti per una serie di lavori di rifunzionalizzazione e messa in sicurezza e che, partiti a metà 2016, termineranno a breve. Al gestore invece spetteranno tutte le finiture e gli impianti.