All’ospedale San Donato di Arezzo l’equipe di gastroenterologia ha eseguito per la prima volta un complesso intervento di chirurgia endoscopica per rimuovere una displasia grave dello stomaco utilizzando una innovativa tecnica inventata in Giappone. Questa ha permesso di eseguire un delicato intervento di chirurgia endoscopica di resezione di una lesione neoplastica iniziale dello stomaco (Egc) senza ricorrere all’ intervento chirurgico tradizionale riservato ai tumori avanzati.
L’intervento, frutto della collaborazione e interazione tra vari professionisti, è stato eseguito dalla dottoressa di Città di Castello Elena Cavargini, in collaborazione con l’anestesista Dott. Mauro Pepe e con parte dello staff infermieristico dell’endoscopia digestiva di Arezzo Daniela Fusai, Daniela Gragnoli, Riccardo Gori, Monia Innocenti.
La tecnica si avvicina concettualmente ad una asportazione chirurgica. Si avvale dell’uso di aghi utilizzati come un bisturi per incidere la parte sana intorno alla lesione esponendo così lo strato di parete sottostante che viene progressivamente resecata sino ad ottenere il pezzo intero di parete interessato. Questo garantisce al paziente la possibilità di preservare l ‘organo, mantenendo così inalterate le normali funzioni digestive ed abitudini alimentari. La paziente su cui è stata effettuata tale procedura interventistica endoscopica è Maria, di 74 anni, della provincia di Perugia, inviata alla nostra attenzione per un tumore gastrico iniziale. Dopo l’intervento la paziente è stata ricoverata per 4 giorni per un monitoraggio clinico: non ha evidenziato specifiche problematiche o effetti collaterali e dopo 72 ore ha ripreso un’alimentazione per via orale.
È stata dimessa in buone condizioni cliniche, asintomatica senza evidenziare alcuna complicanza e riprendendo da subito una normale attività.