Una sinergia funzionale tra la caserma “Gonzaga” e la città di Foligno. I medici dell’esercito saranno impiegati in ambito civile per abbattere le liste d’attesa. È il frutto dell’intesa fra Arma e azienda sanitaria. I medici militari potranno recarsi negli ospedali di Foligno (ma l’intenzione è di espandersi anche nel territorio della Usl Umbria 1). Nel futuro del Centro di selezione c’è pure il potenziamento dei poliambulatori, i quali, con nuovo personale, potrebbero riuscire a dare non solo risposte alle esigenze delle procedure concorsuali, ma anche alla città stessa con la possibilità di fornire servizi sanitari direttamente ai cittadini.
Tra sinergie varie e protocolli d’intesa dunque c’è quello stipulato con la Usl2, che permette alla “Gonzaga” di far lavorare in ospedale medici militari. Già, perché tra le 300 persone altamente qualificate che lavorano in caserma, ci sono anche 25 medici e 34 psicologi militari e civili.
Attualmente al “San Giovanni Battista” operano due cardiologi. Il sogno del generale Servi è proprio quello di venire sempre più incontro alle esigenze cittadine anche in campo medico. “Un investimento a livello infrastrutturale e di personale in caserma – spiega il comandante – permetterebbe di avere più ambulatori e specialisti capaci di aumentare la quantità di concorsi dell’esercito e allo stesso tempo avere un poliambulatorio aperto alla città nei periodi in cui non vengono effettuate le prove”. E sotto questo punto di vista lo Stato maggiore dell’esercito avrebbe già previsto per il 2021 degli interventi strutturali per seguire una strada di questo tipo, in virtù del fatto che in Italia già esistono esperienze di questo tipo.