di Alberto Laganà – Questa volta Mattarella è stato mal consigliato, oltre ad aver disatteso la Costituzione, in quanto sono le Camere a sfiduciare un presidente del consiglio e nessun altro, cosa che non è avvenuta.
Non siamo in una Repubblica presidenziale ma parlamentare ed il 98% degli italiani non può farsi dettare l’agenda politica dal misero 2% raccogliticcio di Renzi.
Abbiamo già avuto la triste esperienza di Draghi e della Fornero e si rischia una sommossa popolare.
L’unica soluzione praticabile è un monocolore del partito di maggioranza relativa con la benevola astensione delle altre forze poltiche con l’impegno delle elezioni in autunno quando il Recovery sarà operativo e si spera che la pandemia sia agli sgoccioli.
Al Governo potranno entrare persone vicine ai partiti principali e magari Draghi all’economia.
Forze antieuropeiste come la Lega non possono mai accettare di essere messe sotto tutela dalla massima espressione dell’Europa, così come i 5 Stelle non hanno nessuna intenzione di essere messi in secondo piano dopo aver avuto un terzo dei consensi nelle ultime elezioni politiche.
Mattarella ha fatto una forzatura inaccettabile e presuntuosa perchè quel che resta dei partiti italiani, in uno scatto d’orgoglio, vorranno ancora contare pena la loro scomparsa definitiva.