Un agente della polizia penitenziaria del carcere di Capanne é stato aggredito da un marocchino di 45 anni legato alla causa dello jihad.
Il marocchino era stato arrestato per spaccio di droga nel mese di Marzo e posto in una area di isolamento a causa dei suoi comportamenti violenti e per l'eccessivo fanatismo religioso ( chiedeva ai detenuti di lesionarsi il corpo ), sino a giungere alla grave aggressione ad un agente penitenziario.
È possibile che il detenuto possa essere trasferito in un altro carcere per evitare altri problemi.Fabrizio Bonino ,segretario regionale di polizia penitenziaria, esternando la massima solidarietà al suo collega ferito ha confermato che la casa di detenzione di capanne “é l’istituto con il maggior numero di detenuti nordafricani e la stragrande maggioranza di questi hanno precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti.” Ed ha aggiunto “Questo episodio è un campanello d’allarme sul quale l’amministrazione deve prestare la massima attenzione”.