Si stima che siano state almeno centomila le persone che hanno partecipato alla Marcia della Pace tra Perugia e Assisi. Un corteo lungo 15 chilometri, fra tante bandiere arcobaleno e gonfaloni di enti locali, associazioni, sindacati. Tanti i cartelli contro il razzismo e a favore dell’accoglienza dai manifestanti, provenienti da tutta Italia.
“Nessuno deve essere lasciato solo!”, si legge nel manifesto finale della Marcia, diffuso dagli organizzatori.
“Diciamo basta all’individualismo e alla competizione che ci impediscono di rispondere ai bisogni fondamentali delle persone – sottolineano i promotori dell’iniziativa -. Cerchiamo assieme le soluzioni dei problemi che non sono ancora state trovate e intraprendiamo nuove iniziative per attuarle”.
“Prendiamoci cura di tutti, senza distinzioni, a cominciare dai più vulnerabili – continua il manifesto -. Rimettiamo al centro della nostra comunità, della nostra società le persone, tutte le persone, la loro dignità e i loro diritti umani fondamentali. Costruiamo un argine alla violenza diffusa, al razzismo, alle discriminazioni, al bullismo, alle parole dell’odio… Riaffermiamo il dovere umano di assicurare ad ogni persona dignità e rispetto. Riaffermiamo il principio universale di uguaglianza e di giustizia. Riaffermiamo il dovere di proteggere ovunque tutte le persone minacciate da violenze, guerre, persecuzioni, sfruttamento e sistematiche violazioni dei diritti umani!” In tre parole: “Osiamo la fraternità!”.