L’Umbria non è un paese per giovani. Le culle continuano a essere sempre più vuote. Lo certifica l’Istat infatti. Secondo il report nel 2017 sono nati in Umbria 6.116 bambini contro i 6.326 dell’anno precedente. E dunque si è in presenza di un trend discendente che va avanti dal 2009, anno in cui si è drasticamente fermato il periodo di crescita iniziato nella metà degli anni Novanta.
Come a dire che in fondo la prolificità di una popolazione dipende anche da uno stretto rapporto con il trend economico.
E così, negli anni della crisi, in un decennio, tra il 2008 e il 2017, in Umbria le nascite sono calate del 26%.
A fare meno figli sono le madri italiane, dato che nel 2017 i parti sono stati 4.644, circa duecento in meno rispetto all’anno prima, mentre il dato per quelle straniere è rimasto stabile (1.472).
Stabile rimane l’età media dei genitori: lei 32,7 anni; lui 35,6.
E sempre a livello nazionale l’Istat certifica che il calo delle nascite riguarda soprattutto i primi figli: -25% tra 2008 e 2017.
E la cosa riguarda soprattutto l’Umbria dove i primi figli si sono ridotti di oltre il 30% (-30,6%), collocandosi subito dopo la Valle d’Aosta (-35,5%) e a seguire la Liguria (-30,3%).