L’Umbria è una regione laboriosa, una regione sana, ma serve attenzione..” Lo ha detto il Comandante della GdF dell’Umbria, Antonio Sebaste,secondo il quale serve però “la massima attenzione per evitare rischi di infiltrazioni criminali”. Le fiamme gialle hanno fatto un bilancio dell’attivià svolta nel 2016.
A illustrare i dati sono stati il generale Sebaste insieme ai comandanti provinciali di Perugia e Terni, Dario Solombrino e Vincenzo Volpe, nonché il capo di stato maggiore colonnello Luca Albertario.
Nell”anno passato la guardia di finanza ha tra l’altro scoperto 215 evasori totali. “Un dato più lto rispetto al 2015 – ha detto Sebaste – legato a tecniche investigative sempre più affinate. Il comandante regionale della gdf ha poi evidenziato “il positivo clima interistituzionale e di coordinamento con l’autorità giudiziaria” ma anche l’impegno per la diffusione della cultura della legalita” con gli incontri nelle scuole che negli ultimi quattro anni hanno oinvolto 9 mila studenti. La guardia di finanza ha rivolto la sua attivitàin particolare al contrasto dei fenomeni evasivi più graci e delle fro0di fiscali, deelle truffe ed illeciti in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria, dell’infiltrazione della criminalitànell’economia legale, del riciclaggio di denaro, della contraffazione e del gioco illegale, nonché della corruzione e dell’illegalita’ nella pubblica amministrazione e nel settore degli appalti pubblici, anche avvalendosi di analisi di rischio mirate ed in stretta sinergia con l’Autoritànazionale anti corruzione. In Umbria l’anno scorso, sul piano operativo, l’azione di servizio del comando regionale, insieme a quelli provinciali di Perugia e Terni e i relativi reparti, si è sviluppata principlmente attraverso lìattività regionale, ossia lo sviluppo in tutto il territorio regionale delle 1.906 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e da quella contabile, di cui 1.648 portate a conclusione; l’esecuzione di 45 piani operativi, per l”aggressione sistematica e organizzata ai piu’ù’ gravi fenomeni di illegalita” economico-finanziaria nellediverse aree della regione, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri d”intervento attribuiti al corpo; il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
In particolare contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, la guardia di finanza ha concluso 434 indagini di polizia giudiziaria, alle quali si aggiungono 1.303 fra verifiche, controlli ed altri interventi.
Sono stati denunciati 157 soggetti ritenuti responsabili di 227 reati fiscali, il 78% dei quali inerenti agli illeciti più gravi di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento o distruzione di documentazione contabile e omessa dichiarazione. Individuati dalle fiamme gialle 41 casi di frodi all’Iva nonché 77 casi di evasione fiscale internazionale, in particolare, con la scoperta di due società con fittizia residenza all”estero, ritenute di fatto gestite e amministrate in Umbria, e di vari soggetti titolari di quote societarie all’estero che, tuttavia – secondo la gdf -, hanno omesso di dichiarare in Italia i dividendi percepiti e di compilare nelle dichiarazioni dei redditi l”apposito quadro.
Sono stati poi scoperti 84 datori di lavoro che – in base agli accertamenti – hanno impiegato 190 lavoratori in “nero” e 89 irregolari.
La guardia di finanza ha quindi proceduto al sequestro di disponibilita” patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi di presunti responsabili di frodi fiscali per circa 38 milioni di euro. Sono state formulate proposte di sequestro per oltre 145 milioni di euro.