Secondo i dati dalla Regione, mancherebbero all’appello la somministrazione di vaccini per circa 11 mila persone, tra anziani, fasce proptette e tra gli appartenenti al mondo della scuola in Umbria (sono circa 29.000) , di questi 18.438 risulterebbero effettivamente vaccinati.
Mentre in altre Regioni d’Italia si stannpo vaccinado gli over 70 grazie ai medici di famiglia, in Umbria soltanto da ieri è stata aperta la prenotazione pere 8 mila persone nate nel 1941. Il commissario Figliuolo un esperto nella nostra regione, con il compito di verificare giorno per giorno la situazione. iI vaccinati nella giornata di ieri, sono stati poco meno di 2 mila.
In una recente dichiarazione alla stampa la presidente Tesei aveva affermato “L’Umbria ha una capacità di vaccinazione per il Covid che ci potrà permettere di somministrare 5 mila dosi al giorno, più del doppio rispetto a 15 giorni fa. Se avessimo i vaccini saremmo in grado di coprire tutta la popolazione umbra, compresi perfino i neonati, in cinque mesi”:”Ovvero ad agosto potremmo avere coperto almeno con la prima dose tutta la popolazione umbra, se avessimo i vaccini”.
E aveva aggiuinto “Ho chiesto e continuo a chiedere a gran voce al Governo anzitutto il riequilibrio delle dosi per popolazione, 16 mila dosi che spettano all’Umbria ma non furono consegnate da Arcuri nonostante le puntuali richieste fatte da me e dalla Sanità. Ci sono poi ulteriori 50 mila dosi chieste al ministro Speranza. C’era stato assicurato che si sarebbe valutata questa situazione e spero – ha detto Tesei – sia anche all’attenzione delle linee direttive del nuovo commissario proprio per combattere le varianti”.Tuttavia manca ad oggi una vera organizzazione efficace nella sanità umbra a tutela dei cittadini.