“O ci date certezze sui protocolli di sicurezza per andare a una riapertura delle attività o noi procediamo da soli”.
Contro le chiusure forzate imposte dal Governo Conte arriva una dura presa di posizione da parte dei governatori di centrodestra. Compresa la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.
Ai governatori pare incomprensibile come a due mesi dall’avvio della crisi, ancora non si siano stilati i protocolli per le riaperture, specie per quelle categorie come il commercio in cui già ci sono attività aperte che le applicano, come i supermercati o le librerie, e che quindi dovrebbero solo essere replicati.
“I governatori delle Regioni Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto e il presidente della Provincia autonoma di Trento – si legge in una nota diramata dal presidente del Friuli Massimiliano Fedriga – hanno scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni sollecitandolo a convocare urgentemente per domani un incontro con il Governo al fine di avere assoluta certezza che le linee guida Inail per le riaperture siano disponibili entro mercoledì della prossima settimana e che dal 18 maggio ogni territorio, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, possa consentire la ripartenza delle attività economiche. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà le scriventi Regioni ad agire autonomamente”.
A questo punto, fanno capire i presidenti di Regione del centrodestra, non si tratta più per l’anticipo di riapertura per negozi, bar e ristoranti lunedì 11 ma per avere certezze che si possano avere i protocolli per il 18 maggio.







