In questo tempo “lavoriamo troppo, siamo sempre connessi: i nostri genitori non lavoravano come noi. Dobbiamo cercare di ridare dignità morale al lavoro”. A sostenerlo è stato l'imprenditore perugino del cachemire, Brunello Cucinelli,intervenuto al Meeting di Rimini ad un incontro dedicato all'innovazione come motore dello sviluppo.
Parlando, principalmente ai giovani presenti alla kermesse di Cl, l'imprenditore umbro, ha sottolineato come “la creatività venga quando l'essere umano vive e lavora in condizioni migliori”.
In azienda, ha proseguito raccontando la propria esperienza, “volevo che si entrasse al mattino, si avesse una pausa pranzo importantissima e alle 17.30 si smettesse di lavorare. Alle 17,30 – ha argomentato – si deve andare a curare l'anima e il corpo come diceva San Benedetto: l'innovazione sta nella tua anima, l'innovazione è lì”. Quindi, ha proseguito Cucinelli, “dobbiamo parlare di dignità” visto che, nel corso degli anni, “abbiamo tolto la dignità al lavoro. Possiamo tornare ad investire su mestieri cui abbiamo tolto dignità” senza parlare solo di star-up tecnologiche”. “Perché la start up deve essere solo di innovazione – ha scandito ancora – perché non può essere di manufatti? Il mondo vuole da noi manufatti speciali: cerchiamo di ridare dignità morale al lavoro”. Poi, ha concluso Cucinelli rivolgendosi ai ragazzi, “non ascoltate sempre i lagnosi: non buttiamoci giù”.