A pochi passi dalla Fondazione Piero della Francesca e prospicente ai giardini che prendono il nome dello stesso pittore, nel rinascimentale Palazzo Bourbon del Monte a Sansepolcro si trova il Museo Aboca, inaugurato nel 2002, dopo un sapiente restauro. In un percorso che si snoda tra diverse sale e che trasuda la storicità delle famiglie che nel corso dei secoli hanno attraversato e vissuto quegli ambienti, si rivive l’antica tradizione delle piante medicinali grazie alla presenza di preziosi erbari, libri di botanica farmaceutica, antichi mortai, ceramiche e vetrerie. La fedele ricostruzione di antichi laboratori consente al visitatore di immergersi nel passato tra curiosità, aneddoti e essenze naturali che raccontano nel loro insieme la storia delle erbe nei secoli. Aboca Museum, che nel 2019 ha accolto oltre 14.000 visitatori, è il primo museo in Europa interamente dedicato alle erbe e alla cura dell’uomo nel corso della storia. E con la recente apertura al pubblico dell’inedita sezione multimediale Aboca Experience, con nuove sale totalmente interattive e immersive, il visitatore potrà conoscere i valori e il contributo innovativo che Aboca riserva al mondo della salute.
Un’opportunità di visita per conoscere una nuova visione della relazione tra l’uomo e l’ambiente grazie ad un viaggio innovativo e per scoprire un nuovo paradigma d’impresa orientato al raggiungimento del bene comune. Con lo scopo di aprire una riflessione sull’innovazione scientifica, sulla cura dell’uomo e sulla sostenibilità ambientale, Aboca Experience proietta nel mondo digitale l’esperienza della visita in azienda: dall’agricoltura biologica alla ricerca scientifica con le più moderne biotecnologie, agli stabilimenti di produzione, fino agli eventi culturali e alle edizioni. Una nuova esposizione per conoscere come Aboca, Società Benefit Certificata B Corp, da sempre ricerca con il proprio lavoro anche un beneficio per la comunità e per l’ambiente.
Pannelli tattili, contributi sonori e animazioni digitali; all’interno di Aboca Experience i visitatori possono interagire direttamente con tutte le installazioni, animando ad esempio la timeline sulle tappe storiche di Aboca, attivando i sensori che permettono di scoprire le proprietà delle piante officinali, o immergendosi grazie alla ricerca scientifica nella profondità del linguaggio della natura. Il percorso si conclude con un appello al visitatore: lasciando il proprio messaggio sarà possibile contribuire alla crescita di una suggestiva “installazione vegetale”, a ribadire la connessione tra l’uomo e il sistema vivente. “Attraverso Aboca Experience vogliamo restituire ai visitatori l’esperienza di visita in azienda – afferma Anna Zita Di Carlo, direttrice di Aboca Museum – è un modo coinvolgente per conoscere l’unicità di Aboca e per guidare il pubblico alla scoperta dei valori che guidano tutto il nostro Gruppo. Lungo il percorso grazie alle installazioni interattive ognuno potrà sperimentare in prima persona come – dalle coltivazioni alle più moderne biotecnologie – la nostra salute è strettamente connessa alla complessità della natura.”
Nello stesso edificio è presente anche la Bibliotheca Antiqua, una straordinaria raccolta, unica nel suo genere a livello mondiale, che conserva oltre 2.500 preziosi libri antichi legati all’utilizzo nella storia delle piante medicinali.
Aboca Museum ospita inoltre un Centro Studi dove uno staff di esperti sui settori della botanica, farmacia, medicina, arte, bibliografia, in collaborazione con numerosi istituti universitari, si dedica alla ricerca storico-scientifica sull’uso delle piante in farmacopea. I risultati delle ricerche vengono trasmessi alla divisione della ricerca scientifica di Aboca, la quale dopo aver approfondito e verificato eventuali usi terapeutici della pianta in esame, passa allo studio e alla formulazione di nuovi prodotti elaborati che poi verranno sostenuti da studi ed evidenze cliniche.
Il palazzo è anche sede di Aboca Edizioni, la casa editrice del Gruppo Aboca, oggi un punto di riferimento nel panorama editoriale italiano per l’approfondimento del rapporto tra uomo e natura.