Le sagre umbre non ci stanno ad essere penalizzate. Ieri il presidente del circolo Arci Sant’Egidio, Elio Censi, ha inviato una lettera aperta alla governatrice Donatella Tesei, all’assessore regionale Michele Fioroni e al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, per sollecitare un incontro e ridefinire la situazione. L’attacco è alla Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi, i cui rappresentanti nella giornata di lunedì hanno avuto un breve colloquio con l’assessore Fioroni. Le sagre si sentono sotto assedio. “Appare evidente – evidenzia Censi – che l’intendimento della Fipe è quello di far apparire gli organizzatori delle sagre come dediti a incassare proventi onde destinarli a non precisati fini”.
“Le sagre oltre che essere un esempio di valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici sono un motore di incentivo delle attività economiche – spiega Censi al Corriere dell’Umbria – tanto più che l’intero ricavo netto della sagra viene reinvestito per le attività culturali, sportive, sociali e aggregative del proprio territorio oltre che per la gestione e manutenzione delle aree verdi e degli im I rappresentanti del circolo Sant’Egidio chiede che, in considerazione della ripresa di tutte le attività, nessun limite alla vigente normativa possa essere posto alla organizzazione delle sagre in Umbria.