Ieri mattina in tribunale a Perugia l’avvocato Mauro Bertoldi, difeso da Luca Maori, si è presentato davanti al giudice Lidia Brutti per rispondere dell’accusa di sfruttamento della prostituzione di una ragazza rumena per la quale è stato posto agli arresti domiciliari assieme a Agnana Vulpe dopo la richiesta del sostituto procuratore Valentina Manuali.
L’avvocato Luca Maori ha detto che il suo assistito «ha spiegato le sue ragioni. Ha negato lo sfruttamento delle prostituzione e risposto a tutte le domande del giudice». Non sono state fatte richieste di annullamento della misura degli arresti domiciliari, con Maori che parla di «importanti attività istruttorie che dovranno essere compiute a breve».
Il gip ha invece autorizzato la Vulpe «ad allontanarsi dal domicilio per le esigenze strettamente necessarie alle propria persona e per quelle del figlio che va a scuola, anche perché le è stato sequestrato il cellulare – fa notare il suo legale Aldo Poggioni –. La mia assistita ha chiarito il proprio rapporto con l’indagato e con la presunta persona offesa – ha aggiunto –. Ha spiegato la questione delle intercettazioni e anch’io ritengo che dalla lettura degli atti si tratti di un equivoco».