Massima condivisione ed apprezzamento anche da parte di Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria: “Riguardo alle misure proposte per anticipare le istruttorie, puntare sulle filiere, premiare le aziende che hanno fatto comunque investimenti. Digitalizzazione, aggregazione e qualità sono i focus su cui siamo d’accordo si debba puntare per dare un nuovo modello di sviluppo e sostenibilità all’agricoltura umbra”. Piena soddisfazione espressa anche da Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria: “Le proposte messe in campo offrono nel breve termine quella liquidità indispensabile alle nostre aziende. Inoltre – ha aggiunto – condividiamo la progettazione di medio termine incentrata sull’innovazione digitale e l’aggregazione, coltivando la cultura dello stare insieme e ripartendo proprio dal distanziamento sociale in atto. Solo così riusciremo a produrre cibo di qualità, all’interno di un rinnovato modello agricolo sostenibile”.
L’assessore incontra anche le organizzazioni delle strade del Vino e dell’olio
L’Assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni si è confrontato poi , in videoconferenza, con i rappresentanti delle “Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria”. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sta mettendo a dura prova tutti i settori, comprese le diverse tipologie di turismo, da qui la necessità di pensare subito alla ripresa, di progettare una sinergia tra azione istituzionale e realtà locali già portatrici di valori ed eccellenze.
Le “Strade del Vino e dell’Olio” rappresentano una di queste certezze per la ripartenza. Il segmento dell’eno/oleoturismo, come dimostrato anche con la recente iniziativa #Tiportiamolumbria, con il coinvolgimento di produttori agricoli e piccole aziende della ricettività e dei servizi associate al circuito delle Strade, ha portato un messaggio di speranza ed al contempo ha rappresentato la volontà di reagire, adeguando l’offerta alle nuove esigenze.
“Per rilanciare i nostri prodotti, sarà importante sviluppare una più spiccata intraprendenza e imprenditorialità diffusa – ha dichiarato l’assessore Morroni – comprendere il cambiamento come un’opportunità per riposizionarsi sul mercato, perfezionare l’offerta del brand Umbria, complessivamente inteso, con il criterio della qualità. L’Umbria è uno scrigno di valori, ha bisogno di un’accelerazione sul piano della modernizzazione. Dai momenti di crisi, per quanto pesanti e inaspettati, dobbiamo trovare la ragione e l’occasione per rilanciarci con nuovo protagonismo grazie agli elementi chiave per lo sviluppo del territorio: innovazione e cambiamento, qualità, esperenzialità”. In questa direzione vanno le Strade del Vino e dell’Olio, aggregando istituzioni, aziende agricole, frantoi, cantine, operatori della ricettività, della ristorazione e dei servizi turistici. Si tratta di un organismo che nasce da una legge nazionale quadro e da una legge regionale e adotta uno specifico disciplinare di qualità per i propri associati.
Le Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria percorrono l’intera regione e sono legate ai prodotti che meglio connotano il territorio di riferimento. L’Olio DOP e i Vini DOC e DOCG delle Strade sono delle eccellenze enogastronomiche inconfutabili. Le Strade sono cinque: Strada dell’Olio DOP Umbria, Strada dei Vini del Cantico, Strada dei Vini Colli del Trasimeno, Strada dei Vini Etrusco Romana, Strada del Sagrantino.
“Una realtà importante – ha detto l’assessore Morroni – il trait d’union ideale tra agricoltura e turismo che può consentire di sviluppare un’offerta in grado di valorizzare e di vivere pienamente il territorio. Una realtà alla quale assicurare il sostegno e l’attenzione della Regione, l’impegno a lavorare insieme, per tutelare un patrimonio di elementi identitari irrinunciabili”.
“Soddisfazione” per l’esito dell’incontro è stata espressa anche dal Presidente del coordinamento regionale delle Strade Paolo Morbidoni che ha trovato “profonda sintonia tra le parole enunciate dall’assessore e il pacchetto di proposte operative presentate alla Regione dalle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria”.