Si è riunita a Spoleto l’Assemblea degli azionisti (assente Montepaschi) della Banca Popolare di Spoleto che ha approvato il bilancio con l’astensione del socio di minoranza (Spoleto Cooperativa Servizi). Il direttore generale Angelo Antoniazzi ha illustrato i risultati di esercizio 2016 che si è chiuso con un utile netto di 7,2 milioni di euro in calo del 17,2 per cento rispetto al 2015 segnato dalla fine del commissariamento e dell’acquisizione del controllo da parte di Banco Desio. Il board ha deciso di assegnare a riserva speciale 4,69 milioni, 361 mila a riserva legale mentre ai soci andranno dividendi per 2,16 milioni (€/azione 0,0138): «La distribuzione dei dividendi era ininfluente per la capogruppo (Desio, ndr) – ha detto Lado – tuttavia abbiamo tenuto conto delle utilità per il socio di minoranza (Scs, ndr) e proceduto in questo senso anche in segno di vicinanza al territorio». Il dividendo per il socio di minoranza Scs, che ha recentemente approvato i propri bilanci in rosso 2014-2015 dopo il cambio della governance, vale circa 200 mila euro.
Sul fronte del conto economico di Bps si registra anche in calo del 18,3 per cento anche il risultato della gestione operativa pari a circa 58,6 milioni di euro che sul fronte dei proventi che ha perso sia sul margine di interesse 95,5 milioni di euro (-6,3 per cento) che sul risultato dell’attività di negoziazione dei crediti 4,2 milioni (-8,6 per cento). Sul risultato d’esercizio pesano invece 40,7 milioni di rettifiche per deterioramento credito (-31 per cento). Resta importante la massa di crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute/sconfinanti) pari a 455 milioni (+22 mln). Scorrendo i dati del bilancio si registra che la raccolta diretta ammonta a circa 3,3 miliardi di euro (-0,1 miliardi), la raccolta indiretta un saldo di 1,9 miliardi con una contenuta flessione rispetto al 2015 (-3%), mentre crescono gli impieghi verso clientela ordinaria pari a 3,4 miliardi (+2,4% del saldo di fine esercizio 2015).
Nell’ambito della discussione il presidente di Scs, Maurizio Hanke, ha chiesto i risultati dettagliati delle filiali che, come replicato dal dg Antoniazzi, «non sono pubblici per motivi principalmente di concorrenza». Attualmente Bps conta 122 sportelli (di cui 32 conferiti da Desio tra Toscana, Lazio e Abruzzo) e 904 dipendenti destinati a diminuire di 41 unità nel prossimo biennio con l’accesso volontario al Fondo di solidarietà, così come concordato con le organizzazioni sindacali. Nell’ambito della discussione, alcuni azionisti hanno poi evidenziato il percorso «positivo» compiuto negli ultimi 18 mesi da Bps dopo la gestione commissariale che ha portato all’acquisizione del controllo di Desio: «Sulla precedente gestione – ha detto Lado – nessuna polemica né commenti, posso dire che in questo periodo abbiamo profuso tutto il nostro impegno per far ripartire la banca. Non guardiamo al passato che ha avuto momenti gloriosi e poi “l’influenza”, noi preferiamo guardare al futuro». Il bilancio è stato approvato a maggioranza degli azionisti presenti, con l’astensione di Scs.
L’assemblea ha anche rinnovato il CdA: due le liste presentate entro i tempi: da una parte quella di Scs e dall’altra quella di Desio che senza sorprese sono state votate dai rispettivi azionisti così da ricomporre il board da oggi guidato dal presidente Cartone, che raccoglie l’eredità di Lado. La lista di minoranza entra nel board con Leodino Galli, mentre quella di maggioranza con Graziella Bologna, Claudio Broggi, Luciano Filippo Camagni, Argante Del Monte, Giada Fantini, Gerolamo Gavazzi, Maria Rita Mantovani, Marino Marrazza, Laura Tulli e Francesco Quadraccia. Nominato anche il collegio sindacale (Zualdi, Pusterla e Pozzoli).
Successivamente si è riunito il nuovo Cda che ha individuato in Cartone il nuovo presidente, a margine dell’assemblea lo stesso ha anche annunciato la firma del convenzione con Abi per l’erogazione delle risorse che saranno assegnate a privati e aziende per la ricostruzione.