C'era anche la ricostruzione di una scuola materna ed elementare tra gli obiettivi del 'Piano Abruzzo' per la gestione post-sisma del 2009 all'Aquila nei Comuni di Bussi sul Tirino (Pescara) e Bugnara (L'Aquila).
Sette persone tra pubblici ufficiali, tecnici progettisti ed imprenditori nei Comuni di Bussi sul Tirino, Pescara, Popoli, Perugia, Gubbio ed Assisi, sono finite agli arresti domiciliari su disposizione del Gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, per associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere. Gli umbri coinvolti sono l'imprenditore folignate Stefano Roscini e gli eugubini Giampiero Piccotti, ex colonnello dell'esercito, e Angelo Riccardini, geometra.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo facente funzioni della Procura della Repubblica di Pescara, Cristina Tedeschini e dai sostituti procuratori Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, hanno preso il via dalle dichiarazioni rese da un imprenditore umbro aggiudicatario di tre appalti per la ricostruzione degli aggregati edilizi del Comune di Bussi sul Tirino per un valore pari ad otto milioni di euro, a seguito una di richiesta, da parte del direttore dei lavori, di una tangente del 12% del valore degli appalti (corrispondente a 960 mila euro), al fine di dividerla con altri tecnici coinvolti.