“Mentre siamo alla vigilia di una ripresa tanto attesa quanto indispensabile per risollevarci dalle pesanti conseguenze della pandemia, non vorremmo che alcune banche mettessero i bastoni tra le ruote cercando di non concedere la moratoria sui prestiti, prorogata dal governo fino al 31 dicembre 2021”. Antonello Cozzali, presidente di Fidimpresa Umbria, il confidi della Cna che nei prossimi giorni entrerà a far parte di Uni.Co dando vita a un soggetto interregionale della garanzia, è preoccupato per i segnali che arrivano da alcuni istituti di credito, che stanno facendo qualche resistenza al prolungamento della moratoria.
Una situazione denunciata anche dalla Cna nazionale, che è intervenuta scrivendo al direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, ribadendo che “il decreto governativo stabilisce che la proroga è una operazione in continuità e non comporta la revisione della situazione creditizia del beneficiario da parte della banca”.
“La banca, quindi, non rischia nulla nell’applicare il proseguimento della moratoria – precisa Cozzali -. Non si può mettere a rischio la possibilità di una ripresa economica, sia nei settori che stanno ancora affrontando molte criticità, come ad esempio il comparto dell’aeronautica che sta pagando il blocco dei voli aerei, ma anche in quelli già investiti da una ripartenza robusta dell’attività, come le costruzioni, che però sono alle prese anche con un forte rincaro delle materie prime che scarseggiano e con la mancanza di manodopera specializzata. La crescita prevista per i prossimi mesi darà certamente fiato alla nostra economia, ma dobbiamo essere ancora pazienti. Quando il sistema imprenditoriale avrà ripreso a generare flussi di cassa idonei a garantire il rispetto di impegni assunti prima della pandemia, allora si potranno adottare misure più selettive”.E che il tema del credito rappresenti una preoccupazione costante per le imprese, soprattutto per quelle di dimensioni minori che faticano maggiormente a trovare linee di credito, lo dimostra un’indagine della Cna nazionale su un campione significativo di aziende. E’ risultato infatti che, complessivamente, ben l’84% del campione degli intervistati ritiene che, senza la proroga dei prestiti, non riuscirebbe a rispettare gli impegni con l’istituto finanziatore (35%) o avrebbe molti problemi a farlo (48%).
“Per questo – conclude Antonello Cozzali – rivolgiamo un forte appello agli istituti di credito a dar seguito alla proroga della moratoria prevista dal decreto e a facilitare la ripresa dell’economia e del sistema Paese”.