Esiste la possibilità di inserimento della criminalità organizzata nella fase di riavvio delle attività, pertanto, occorre un’attività di intelligence territoriale. È quanto emerso il 23 aprile scorso dai lavori della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza convocata dal prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, il quale ha indicato nei cosiddetti “reati-spia”, usura e riciclaggio, i sintomi di una possibile ingerenza della criminalità organizzata in questa fase di ripresa delle attività.
In questo contesto è stata rimarcata l’importanza della collaborazione delle associazioni datoriali e sindacali, nonché del settore creditizio e finanziario e degli ordini professionali, quali “recettori sensibili” di ogni situazione di criticità del tessuto socio-economico. Collaborazione che trova applicazione nei lavori del Tavolo di monitoraggio di prevenzione dell’usura istituito, proprio di recente, dalla Prefettura di Perugia.
Sarà assicurata, quindi, un’azione sinergica, di raccordo fra Procura, Prefetture, Forze di Polizia ed Istituzioni interessate, a garanzia della circolarità informativa, che avrà l’obiettivo di cogliere, in fase embrionale, gli elementi sintomatici del pericolo di infiltrazioni mafiose.