Un ristoratore perugino è rimasto lievemente ferito a un braccio nel corso della manifestazione che si è svolta martedì pomeriggio a Roma per dire basta alle restrizioni previste dal governo nazionale per limitare il contagio. Una settantina di ristoratori umbri ieri mattina erano partiti in pullman e macchine private nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza.
La manifestazione ha preso il via alle ore 15 davanti alla Camera e subito dopo si sono registrate le prime tensioni.
A indire la protesta centinaia di ristoratori e non solo, molti vicini alla sigle Mio Italia, Movimento Io Apro, La Rete delle Partite Iva, Apit Italia, Pin, Associazione Fieristi Italiana e Lo Sport è Salute.
“La nostra era una iniziativa assolutamente pacifica – ha spiegato Enrico Guidi, coordinatore di Mio Umbria – Ci siamo trovati coinvolti senza volerlo: la nostra postazione era proprio vicina alle transenne posizionate dalla polizia per sbarrare la piazza. Avevamo avuto il permesso per fare la manifestazione per cui alcune persone che erano arrivate da fuori come noi hanno provato a forzare il blocco e la situazione è presto precipitata. Una donna è rimasta ferita in maniera seria e anche un poliziotto. Ci sono stati lanci di oggetti, uno di questi ha colpito il nostro collega al braccio. E’ stato solo medicato, per fortuna davvero poca roba”.